INGHILTERRA

Premier League: Ancelotti riprende lo United al 95' e nega la vetta, Arsenal ancora ko

I Red Devils frenano 3-3 contro l'Everton, Arteta sempre più a rischio dopo la sconfitta con l'Aston Villa. Vince il Newcastle, pareggiano le altre

  • A
  • A
  • A

Nella 23esima giornata di Premier League l'Everton recupera tre svantaggi e pareggia 3-3 al 95' in casa del Manchester United con la rete di Calvert-Lewin. L’Aston Villa supera invece 1-0 l’Arsenal grazie a Watkins e mette nei guai Arteta, al secondo ko di fila. Frena poi il West Ham che non va oltre lo 0-0 in casa del Fulham, mentre il Newcastle vince 3-2 in 10 ai danni del Southampton. Solo 1-1 tra Burnley e Brighton.

afp

MANCHESTER UNITED-EVERTON 3-3
Sembrava fatta e invece proprio all’ultimo minuto di recupero Calvert-Lewin nega ai Red Devils l’obiettivo del match: una notte al primo posto con i cugini del Manchester City. Il primo tempo ingrana come un diesel e la prima vera occasione è proprio il gol che sblocca il risultato al 25’: su un preciso cross di Rashford sbuca Cavani e incorna alle spalle dell’ex Roma e Cagliari Olsen. Con la stessa modalità arriva poi anche il raddoppio dello United, perché la gara è povera di chance, ma allo scadere del primo tempo Bruno Fernandes si inventa un gol strepitoso dalla distanza e chiude la frazione sul 2-0. A inizio ripresa una bella imbucata trova poi Calvert-Lewin in fuga: il suo cross viene respinto malamente corto da De Gea e Doucouré fa pochissima fatica a chiudere il tap-in. Passano solo due minuti e James Rodriguez trova addirittura il pareggio con un bel sinistro rasoterra al termine di un’azione insistente. Stranamente, però, la squadra di Ancelotti si abbassa e soffre la pressione dei Red Devils: al 25’ il colpo di testa-spalla di McTominay riporta quindi avanti lo United, complice il terreno scivoloso che impedisce a Olsen di tuffarsi correttamente. L’Everton torna a sbilanciarsi e rischia di subire il poker, ma al 95’ una punizione da preghiera finale si avvera in un gol di Calvert-Lewin, che si avventa sul pallone rimpallato ai suoi piedi. Niente vetta per la squadra di Solskjaer, imbattibilità esterna di Ancelotti salva: dura dall’1 novembre.

FULHAM-WEST HAM 0-0
Dopo quattro vittorie tra campionato e coppa, si ferma la striscia esterna degli Hammers, che a Craven Cottage non riescono ad avere la meglio sul Fulham di Parker. La gara non è delle più spettacolari, ma in realtà sono i padroni di casa a creare di più, senza però la precisione adatta. Un primo tempo spento regala due emozioni appena dopo la metà, una per parte: prima Soucek colpisce a lato di testa da ottima posizione e poi Lookman sfiora il palo con un bel tiro. Nella ripresa il match si ravviva, ma le difficoltà a centrare lo specchio permangono: nel West Ham Coufal colpisce la traversa intorno all’ora di gioco e poi Adarabioyo e Lookman mancano la porta per i padroni di casa. Prima di omologare lo 0-0 è Loftus-Cheek a provarci due volte negli ultimissimi minuti, ma la porta è stregata e l’ultimo episodio del match è l’espulsione al 97’ di Soucek tra gli Hammers dopo il consulto della Var: rallenta quindi la corsa la squadra di Moyes, mentre al Fulham continua a mancare la vittoria a Craven Cottage da oltre tre mesi.

NEWCASTLE-SOUTHAMPTON 3-2
Una partita infinita permette al Newcastle di tornare al successo interno dopo quasi 60 giorni di astinenza, nonostante l’inferiorità numerica di oltre 40 minuti. I bianconeri partono forte e alla mezz’ora stanno già conducendo di due reti. Al quarto d’ora è Willock infatti a sbloccare la parità, mentre al 26’ la firma è del mancino di Almiron, che mira con successo l’angolino basso. Proprio alla mezz’ora di gioco il Southampton dimezza il divario del punteggio e il merito è dell’ex Liverpool Minamino, che con il sinistro va in gol appena sotto la traversa. Finita qua? No, al 4’ di recupero il mancino di Almiron è ancora protagonista, questa volta da fuori area, e il Newcastle va negli spogliatoi sopra di due gol. La pausa non calma però gli animi e gli ospiti si rifanno subito sotto dopo tre minuti, perché la punizione di Ward-Prowse è vincente e fa 3-2. Nel giro di due minuti poi la pressione sui bianconeri aumenta a dismisura, quando Hendrick si merita la seconda ammonizione e viene spedito negli spogliatoi. Gli uomini di Hasenhuttl capiscono che ci sono i margini per una rimonta, ma l’undici di Bruce resiste stoicamente e si allontana dalla zona retrocessione. Il Southampton patisce invece la quinta sconfitta consecutiva in Premier League, curiosamente cominciata dopo la vittoria ai danni del Liverpool.

BURNLEY-BRIGHTON 1-1
Con le ultime tre in classifica ben staccate, il pareggio dello scontro diretto di Turf Moor non pesa a nessuna delle due squadre, anche se sono i padroni di casa a creare più occasioni. In un primo tempo partito lento e concluso forte, però, al 36’ il vantaggio è del Brighton da calcio d’angolo: Gross crossa egregiamente e Dunk devia in porta di testa. Prima dell’intervallo c’è spazio per una parata a testa dei due portieri, impegnati da Connolly e McNeil. Un po’ a ruoli invertiti rispetto alla prima frazione, la ripresa vede la prima occasione per gli ospiti, ma il gol per i padroni di casa: dopo dieci minuti scarsi Gudmundsson insacca infatti un pallone scaturito da un rimpallo e fa 1-1. Il Burnley gioca sulle ali dell’entusiasmo e assaggia la vittoria con una rete annullata a Barnes e un’incornata larga di Vydra, ma pian piano le squadre si stancano e il giusto pareggio si consolida fino alla fine dei giochi.

ASTON VILLA-ARSENAL 1-O
In casa Arsenal, l’unica certezza della stagione 2020/21 è che, paradossalmente, non ci sono certezze. La squadra allenata da Mikel Arteta, che pareva essersi ripresa a inizio gennaio, conferma di aver perso nuovamente smalto e dopo il ko di martedì al Molineux contro i Wolves subisce la seconda sconfitta consecutiva, sempre in trasferta, per mano di un Aston Villa capace al triplice fischio di mettersi alle spalle il pesante ko di mercoledì contro il West Ham. Al Villa Park, gli uomini di Dean Smith ci mettono meno di due minuti per passare in vantaggio: il disimpegno sbagliato malamente da Cedric Soares libera Traoré, bravo a indovinare il varco giusto per servire Watkins, che non sbaglia a tu per tu con Mathew Ryan. Non il miglior esordio davanti alla porta dei Gunners per l'australiano, appena arrivato da Brighton e sostituto dello squalificato Leno, anche se l’errore non è certo il suo. La reazione dell’Arsenal è debole, ed è riassunta dalle conclusioni nel primo tempo, neanche troppo pericolose, di Xhaka e Pépé. Nella ripresa, quindi, il tecnico basco prova a cambiare le carte con gli ingressi di Aubameyang, Odegaard e Willian al posto dei deludenti Lacazette, Cedric e Thomas Partey, ma sono i Villans a rendersi pericolosi in contropiede, e solo due grandi parate di Ryan, al 79’ su Grealish e all’86’ su Watkins, evitano il tracollo. I cinque minuti di recupero sono caratterizzati da una pressione sterile da parte degli ospiti: a vincere è l’Aston Villa, che torna a sentire profumo di zona Europa. Per l'Arsenal, invece, è notte fonda.

RISULTATI E CLASSIFICA

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments