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Premier League: al City basta Gabriel Jesus, United fermato dall’Arsenal. Flop Everton

Il brasiliano realizza l'unico gol nel match vinto dalla squadra di Guardiola contro lo Sheffield United, 0-0 fra Red Devils e Gunners. Crolla in casa la squadra di Ancelotti

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Nel 21° turno di Premier League, il Manchester City batte 1-0 lo Sheffield United grazie alla rete di Gabriel Jesus al 9’ e aumenta il suo vantaggio in testa alla classifica, portandosi a +3 sui ‘cugini’ dello United, che non vanno oltre lo 0-0 in casa dell’Arsenal. Delude l’Everton di Ancelotti, sconfitto 2-0 dal Newcastle (doppietta di Wilson). Risale il Crystal Palace (1-0 al Wolverhampton), West Bromwich-Fulham finisce 2-2.

afp

MANCHESTER CITY-SHEFFIELD UNITED 1-0
Alle Blades non riesce quello che sarebbe stato un clamoroso bis, dopo la vittoria di tre giorni fa contro il Manchester United. Ma per il City di Guardiola non è semplicissimo archiviare la pratica Sheffield United (decisamente migliore del suo ultimo posto in classifica, almeno in questo periodo), un po’ per la voglia degli ospiti di ripetere all’Etihad Stadium l’impresa di tre giorni fa all’Old Trafford contro il Manchester United, un po’ per qualche leziosità di troppo da parte dei padroni di casa, che corrono anche qualche rischio nel finale. A sbloccare (e, di fatto, a decidere) il testa-coda della giornata è Gabriel Jesus al 9’, dopo una splendida iniziativa di Ferran Torres: lo spagnolo è bravissimo a liberarsi di due avversari e a mettere a centro area verso l’attaccante brasiliano, bravo a ingannare Ramsdale con una finta e a depositare in rete. Sembra il preludio ad un’altra goleada come quella di martedì contro il West Bromwich, invece il Manchester City preferisce gestire fiato e possesso, senza strafare. Difficile, per la squadra di Chris Wilder, arrivare a spaventare Ederson, visto soprattutto che dall’altra parte il possesso palla arriva al 75%. Eppure, complice qualche errore di troppo davanti alla porta (Zinchenko e Laporte, attorno alla mezz’ora della ripresa, mancano il colpo del ko), il punteggio resta in bilico e solo la scarsa precisione di John Fleck davanti al portiere brasiliano salva l’1-0. Alla fine, però, i Citizens fanno festa con la dodicesima vittoria consecutiva fra campionato e coppe. Ma qualche crepa, questa volta, si è vista.

ARSENAL-MANCHESTER UNITED 0-0
Finisce senza reti il big match giocato all’Emirates Stadium, nonostante gli sforzi da parte di entrambe le squadre: il pareggio è tutto sommato giusto, ma c’è rimpianto da una parte e dall’altra, viste le numerose occasioni che avrebbero potuto regalare la vittoria tanto alla squadra allenata da Mikel Arteta quanto a quella di Ole Gunnar Solskjaer. L’incontro, infatti, non ha mai un vero padrone: l’Arsenal parte meglio e in generale prova a sfrutare le ripartenze, lo United preferisce un gioco più ragionato e orizzontale, ed emerge per la prima volta nella fase finale del primo tempo cercando di infastidire Leno con le incursioni in zona d’attacco di Fred e Wan-Bissaka, che provano a sopperire alle mancanze di Cavani e Bruno Fernandes nella prima metà di gioco. Ma il risultato, nonostante le occasioni, non si sblocca. Anche nella ripresa sono i Gunners a partire in modo più convincente, con Willian e Pépé ben controllati da Maguire e compagni una volta dentro i sedici metri avversari, e anche se al 58’ sono i Red Devils a sfiorare il gol con Cavani, il cui tiro a botta sicura da pochi passi trova la deviazione decisiva della meteora interista Cedric Soares, l’occasione più clamorosa è proprio dell’Arsenal, una traversa colpita su punizione al 65’ da Lacazette. Le due porte, insomma, sono stregate: la partita resta vivace anche nel finale, con Cavani che sfiora in acrobazia il gol all’89’, ma nemmeno il recupero prolungato (sei minuti) è sufficiente per evitare lo 0-0. Per l’Arsenal è il sesto risultato utile in campionato, che vale il momentaneo ottavo posto, mentre lo United scivola a -3 rispetto ai cugini del ‘City’ e rischia anche il sorpasso da parte del Leicester in caso di vittoria delle Foxes domenica contro il Leeds.

EVERTON-NEWCASTLE 0-2
Giornata decisamente da dimenticare per i Toffees, che subiscono un’inattesa sconfitta contro una squadra che proveniva da sei ko consecutivi fra campionato ed Fa Cup, e che non festeggiava una vittoria dallo scorso 12 dicembre. Già nel primo tempo gli uomini di Carlo Ancelotti capiscono che il match sarà difficile: James Rodriguez è guardato a vista (con metodi non proprio gentili) dai difensori ospiti, Richarlison è poco ispirato e Calvert-Lewin è impalpabile. Non è un caso che la miglior azione dei primi 45 minuti sia dei Magpies, un colpo di testa di Callum Wilson che manda il pallone sulla traversa, complice la deviazione del portiere Pickford. Per l’attaccante ex Bournemouth la gloria arriverà comunque nella ripresa: è suo, infatti, il gol del vantaggio al 73’, stavolta il portiere della squadra di casa non può nulla contro la zuccata vincente che vale il gol numero 100 di Wilson da professionista, metà dei quali segnati in Premier League. La rete galvanizza il Newcastle che corre pochi rischi e raddoppia nel finale ancora con Wilson, bravo a concretizzare una rapida azione di contropiede al 93’. L’Everton va quindi ko e vede allontanarsi le posizioni di vertice: saranno fondamentali i primi dieci giorni di febbraio (trasferte in casa di Leeds e Manchester United, ottavo di Fa Cup contro il Tottenham) per capire se potrà ancora lottare per qualcosa di importante.

CRYSTAL PALACE-WOLVERHAMPTON 1-0
Dopo aver raccolto un punto nelle tre partite precedenti, il Palace questa volta non tradisce e batte il Wolverhampton, vendicando tra l’altro l’eliminazione nel terzo turno di Fa Cup per mano dei Wolves lo scorso 9 gennaio. A Selhurst Park le Eagles si fanno preferire per tutta la durata dell’incontro, rendendosi pericolose nel primo tempo con le incursioni offensive di Clyne e la vivacità di Basthuayi, e concretizzando la superiorità territoriale nella ripresa: è il 60’, infatti, quando Eberechi Eze indovina la botta manchina che supera un non irresistibile Rui Patricio per l’1-0. La squadra di Nuno Espirito Santo, che non vince da metà dicembre in campionato, sente tremendamente la mancanza di un terminale offensivo efficace e alla fine non riesce a trovare il pari: la loro speranza è che Raul Jimenez torni il più presto possibile, anche perché la classifica inizia seriamente a preoccupare.

WEST BROMWICH-FULHAM 2-2
The Hawthorns è il teatro di un pareggio scoppiettante, anche se il punto raccolto da Baggies e Cottagers serve davvero a poco, ad entrambe, per sperare in una rapida risalita dai bassifondi della Premier League. Agli ospiti non basta un gran primo tempo, in cui sembrano pienamente in controllo grazie alla rete firmata all’11’ da Bobby Decordova-Reid e al palo colpito dallo stesso autore del gol al 18’. La squadra di Sam Allardyce, infatti, torna in campo indemoniata dopo l’intervallo e ribalta il punteggio grazie a Kyle Bartley, bravo al 48’ a sfruttare il cross di Gibbs sporcato da Ola Aina (difensore del Fulham in prestito dal Torino), e a Matheus Pereira, che al 66’ completa la rimonta chiudendo un’azione avviata sulla fascia sinistra da Digne. Non basta, però, per conquistare i tre punti perché al 77’ Ivan Cavaleiro (entrato cinque minuti prima al posto di Decordova-Reid), viene dimenticato dalla difesa e realizza in tuffo, su cross di Harrison Reed, la rete del 2-2. Vivaci gli ultimi minuti, ma il risultato non cambia: rispetto al quartultimo posto, il Fulham deve recuperare 4 punti, il West Bromwich ben 6.

SOUTHAMPTON-ASTON VILLA 0-1
Vittoria esterna con brivido, la prima nel 2021, per i Villans, che riprendono a sentire il profumo dell’Europa che conta espugnando il St. Mary’s Stadium, alla fine di una partita vivace ed equilibrata. Una sfida, tra l’altro, caratterizzata da un momento chiave piuttosto importante, nelle primissime battute, che avrebbe potuto dare tutto un altro senso alla serata: all’8’, infatti, Matty Cash colpisce il pallone con la mano in area e i Saints chiedono il rigore ma, dopo la lunga verifica al Var, l’arbitro Mason a sorpresa non concede il rigore, nonostante dai replay paia evidente il tocco con il braccio largo da parte del terzino ospite. Scampato il pericolo, l’Aston Villa prende campo e fiducia e al 41’ passa: Grealish pennella dalla sinistra un cross perfetto per il colpo di testa vincente di Ross Barkley, che festeggia il primo gol nell’anno solare. La serata storta del Southampton prosegue anche nella ripresa: prima si fanno male, nel giro di pochi minuti, Diallo e Walcott, poi Adams e Bednarek si vedono respingere sulla linea, da McGinn e Cash, due conclusioni a botta sicura, sugli sviluppi di un corner, all’84’, e infine si vedono annullare la rete del potenziale pareggio firmata al 93’ da Ings, pescato dal Var in fuorigioco. Non è destino, insomma, che i Saints riescano a fare risultato: a festeggiare è l’Aston Villa, che si porta a -5 da un quarto posto difficile, ma non impossibile.

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