L'INTERVISTA

Premier, Ancelotti: "Senza titolo il Liverpool avrebbe ragione di lamentarsi"

Il tecnico dell'Everton: "Prima però la salute: da questa situazione ne usciremo migliori"

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Il calcio, ma non solo. La rivalità cittadina, ma anche il senso di lealtà e sportività. La professionalità, così come la difesa del bene pubblico. Carlo Ancelotti affronta l'emergenza con sguardo aperto su orizzonti lunghi. Partendo proprio dal suo mondo (lavorativamente parlando) per proiettarsi poi bene oltre. La Premier, dunque, per iniziare. Con un titolo pendente mai così tanto vicino ai cuguni rivale del Liverpool negli ultimi 30 anni: "Beh, avrebbero ragione a lamentarsi se non venisse assegnato - ha puntualizzato Ancelotti, tecnico dell'Everton, parlando con L'Equipe - però la cosa che più importa in questo momento è la salute delle persone. Bisogna pensare solo a questo e seguire le direttive dei Governi, restando a casa".

Un Ancelotti non preoccupato per il futuro: "Dovremo però cambiare il nostro stile di vita Questa situazione trasformerà la società: ci saranno relazioni diverse e più umane. Mai come adesso ci si rende conto di quanto sia importante il rapporto con una figlia o con la moglie. In questi giorni c'è più comunicazione nelle famiglie rispetto a quando stavamo solo con la faccia davanti al telefono. La natura ci ha lanciato un segnale ed è arrivato il momento di fermarci per un po'". Una situazione che, non ultimo avrà anche un risvolto utile: "Contribuirà a rendere tutti i sistemi sanitari più efficienti di quanto non lo fossero prima".

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