MLS, Orlando City beffato da una sospetta "moviola in campo"

L'arbitro trasforma una punizione in rigore per New England con l'aiutino da bordocampo

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Nelle settimane in cui si parla della moviola in campo da testare anche in Italia dopo l'apertura della Fifa, c'è un campionato in cui - non ufficialmente - già funziona: la Major League Soccer. Nel rocambolesco finale del Citrus Bowl tra Orlando City e New England Revolution, i Lions di Kakà sono stati beffati da una decisione dell'arbitro Toledo... con l'aiutino. Dopo aver fischiato un fallo di mano fuori area, il direttore di gara è stato convinto da bordocampo a tornare sui suoi passi concedendo il rigore del 2-2 in pieno recupero a New England.

Scene spesso viste anche sui nostri campi dove però i giudici di linea sono presenti in un numero decisamente maggiore. A far sospettare di un intervento tecnologico a bordocampo, alias replay, come spesso si vede negli altri sport americani come Football e basket, è il tempo trascorso tra il fallo fischiato fuori area (sbagliando) e la trasformazione della punizione in calcio di rigore: tre minuti abbondanti di conciliabolo (come si vede nella foto) via microfono con i colleghi per prendere la decisione più giusta a livello "geografico", con i giocatori intorno a protestare.

Una decisione corretta a metà, comunque. Non essendo ancora previsto l'utilizzo della moviola in campo, il "suggeritore" non ha potuto fare nulla per trasformare il fischio dell'arbitro per "fallo di mano" in un nulla di fatto, visto l'intervento con la spalla di Carrasco. Cinque minuti per prendere comunque una decisione a conti fatti sbagliata. A Zidane, nell'altro precedente di moviola in campo mai ufficializzata, andò peggio.

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