L'INTERVISTA

Messi e l'addio al Barça: "Mi hanno detto che non potevano tenermi" 

Il fuoriclasse argentino ha parlato a France Football del suo addio al club che lo ha reso famoso

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Leo Messi e France Football hanno un rapporto molto stretto, basta vedere quante volte è stato premiato dal trofeo assegnato dal periodico francese. Anche quest'anno, nonostante un anno da dimenticare con il Barcellona, è vicino al suo settimo Pallone d'oro. In un'intervista concessa al prestigioso settimanale, il campione argentino è tornato a parlare del suo addio ai blaugrana: "Quando sono tornato dalle ferie mi è stato detto che non era possibile rinnovare, che non potevo restare a che avrei dovuto trovarmi un altro club perché il Barça non aveva i mezzi per prolungare il mio contratto".

"In estate sono tornato a Barcellona con l'idea di firmare il contratto e riprendere subito gli allenamenti. Pensavo che fosse tutto sistemato e che mancasse solo la mia firma - ha aggiunto Messi -. Ha stravolto i miei piani. Come ho detto nel giorno dell'addio è stato molto doloroso per me lasciare il Barcellona dopo tutti questi anni, avevo deciso di terminare la mia carriera in blaugrana. Ho iniziato a pensare al mio futuro e il PSG mi ha dato l'opportunità di unirmi a loro. Ho ricevuto anche altre offerte, ma devo ammettere che abbiamo raggiunto un accordo abbastanza velocemente".

Leo ha anche parlato delle differenze tra il campionato francese e la Liga: "E' un campionato molto più fisico di quello spagnolo. Qui le squadre mi sembrano più forti e le partite sono molto combattute, con pochi spazi. La maggior parte dei giocatori è molto forte. È ancora un po' presto per pronunciarmi a pieno sulla Ligue 1, perché una cosa è vedere le partite ed un'altra è essere in campo”.

Sul sogno Champions, poi, Leo ha aggiunto: "È il sogno di tutti. La società lavora con questo obiettivo da qualche anno e ultimamente si sta avvicinando. Dal punto di vista personale è lo stesso, mi piacerebbe vincere ancora la Champions League, ​​perché è una competizione molto bella, molto difficile da vincere, ma credo che questo gruppo di giocatori abbia le armi giuste per vincere questo titolo. Abbiamo grandi individualità, ma dobbiamo continuare a lavorare per conoscerci meglio e diventare una squadra. Perché per per vincere titoli importanti, bisogna giocare da squadra”.

 

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