LA RIVELAZIONE

Marcelo e la Champions: "Pensavo di morire in campo"

Il terzino sinistro del Real Madrid rivela l'attacco di panico prima della finale contro il Liverpool

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"Non riuscivo a respirare. Ho cercato di non farmi prendere dal panico". Inizia così la confessione di Marcelo, una lettera al Players Tribune in cui racconta le sue sensazioni prima della finale di Champions League vinta contro il Liverpool. "Mi sembrava di avere qualcosa bloccato nel petto. Questa enorme pressione. Conosci quella sensazione? Non sto parlando di nervi. I nervi sono normali nel calcio. Questo era qualcosa di diverso. Mi sembrava di soffocare".

Una vera e propria confessione quella del terzino del Real Madrid che continua così il suo racconto di quella notte: "Anche la sera prima non ero stato in grado di mangiare e dormire. Non avevo mai provato un'ansia così intensa prima, quindi non sapevo cosa stesse succedendo. Ho pensato di chiamare il dottore, ma temevo che non mi avrebbe lasciato giocare".

Poi, la discesa in campo: "Quando ho finalmente messo piede sull'erba, ho ancora avuto problemi a respirare, e ho pensato: se devo morire, morirò qui stasera. Quando scendemmo in campo contro il Liverpool, non riuscivo ancora a calmarmi".

Qualcosa lo ha spinto ad affrontare il panico: "Volevo fare la storia -spiega-. Volevo che i bambini piccoli in Brasile mi guardassero come una volta guardavo Roberto Carlos". E alla fine Marcelo ha vinto l'ansia: "Ci siamo messi in fila per il calcio d'inizio, sotto tutte le luci, e ho visto il pallone da calcio nel cerchio centrale, e tutto è cambiato. Il peso è stato sollevato dal mio petto. Ero in pace. Non c'era altro che la palla". 

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