SPAGNA

Liga: il Real Madrid è campione di Spagna, Ancelotti sempre più nella storia

Con il 4-0 sull’Espanyol i Blancos vincono il titolo con quattro giornate d’anticipo: è il trionfo del tecnico italiano dei record che ora punta anche alla Champions

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Il Real Madrid conquista alla 34esima giornata la Liga con un netto 4-0 sull’Espanyol, doppietta di Rodrygo e gol di Asensio e Benzema. È il 35° campionato per i Blancos che si preparano al ritorno con il Manchester City per volare anche in finale di Champions. Festa per Ancelotti che diventa il primo allenatore della storia a trionfare nelle cinque più importanti leghe europee. Piange invece l’altra metà di Madrid: l’Atletico cade 2-0 a Bilbao.

REAL MADRID-ESPANYOL 4-0
Serviva un punto per la matematica, il Real Madrid ne fa 3 e può festeggiare: il 4-0 all’Espanyol vale la 35ª Liga nella gloriosa storia dei Blancos. Un campionato dominato e sfilato ai cugini dell’Atletico, un titolo dal sapore speciale anche per Carlo Ancelotti che entra nella storia: è infatti il primo tecnico a vincere in ciascuna delle top 5 leghe europee. E adesso mirino puntato a mercoledì quando il Real contenderà al City di Guardiola il pass per la finale di Champions, per rendere questa stagione ancora più memorabile. Al Bernabeu ci sono tutti, anche Rafa Nadal che dà il calcio d’inizio al match. Ancelotti schiera solo 3 titolari mentre i catalani, tranquilli ma non ancora salvi, partono bene ma col passare dei minuti fanno da sparring partner. Al 12’ il primo brivido: palo di Mariano Diaz su sponda di Casemiro. Al 33’ il gol che spacca la partita. A far partire la festa ci pensano i brasiliani: dopo una splendida triangolazione tutta verdeoro tra Marcelo e Rodrygo, è quest’ultimo che con un diagonale preciso batte l’ex Diego Lopez. Il Real raddoppia dieci minuti dopo: su una palla contesa arriva per primo ancora il classe 2002 che danza sul pallone e spiazza il portiere per il 2-0 e la doppietta personale. Il secondo tempo è pura accademia: il Real si diverte, segna il terzo gol grazie a un break di Camavinga e un dolce tocco sotto di Asensio, infine il quarto con il solito Benzema, appena entrato. Al fischio finale parte la festa, il City è avvisato.

ALAVES-VILLARREAL 2-1
In attesa del ritorno della semifinale di Champions con il Liverpool, il Villarreal affonda in casa dell’Alaves e resta settimo, in zona Conference League. I padroni di casa staccano il Levante dall’ultimo posto della classifica e rilanciano le proprie speranze di salvezza. A 4 punti ora dal Cadice quart’ultimo, il Deportivo deve ringraziare Laguardia e l’ex Lazio Escalante per tre punti fondamentali. A nulla sono valsi la serpentina vincente di Chukwueze e il forcing finale degli uomini di Emery, che ha schierato una formazione imbottita di riserve in vista dell’impegno europeo.

ATHLETIC BILBAO-ATLETICO MADRID 2-0
L’Atletico Madrid conferma il pessimo periodo di forma e, pur restando al quarto posto, rischia in questo finale di campionato di perdere il treno per la Champions. Esulta il Bilbao che resta in corsa per un posto in Europa o Conference League. Pronti via e dopo otto minuti il match è già in salita per gli uomini di Simeone: all’8’ Hermoso sbaglia porta e regala il vantaggio ai padroni di casa. In un San Mames infuocato non è facile raddrizzare la partita e i Colchoneros ci provano ma senza convinzione e con le idee confuse. L’Atletico sembra più centrato in avvio di ripresa, ma proprio quando prova a carburare arriva il raddoppio basco su calcio di rigore con il “mezzo” cucchiaio di Williams. E’ 2-0 per l’Athletic Bilbao, gli ospiti reagiscono ma non riescono a pungere, il Bilbao si affida alle ripartenze: al 70’ Williams sfiora il tris con una clamorosa traversa, la partita poi scivola via fino al triplice fischio.

VALENCIA-LEVANTE 1-1
Il Valencia saluta di fatto le ultime speranze di raggiungere un posto in Europa dopo l’1-1 casalingo contro un Levante sempre più ultimo e a un passo dalla retrocessione nonostante il punto odierno. Eppure, sono i padroni di casa a passare in vantaggio al 27’ con Duro: sembra una formalità per il Valencia, ma passano quattro minuti e gli uomini di Bordalas restano in dieci per il rosso diretto a Gaya. Gli ospiti approfittano allora della prolungata superiorità numerica al minuto 81’ con Duarte.

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