SPAGNA

Liga: Barcellona ribaltato dal Levante in 7', Real fermato in casa, pari tra Siviglia e Atletico

I blaugrana cadono 3-1 a Valencia, Zidane fa 0-0 con il Betis ma raggiunge i catalani in vetta. Al “Sanchez-Pizjuan” finisce 1-1: Morata risponde a Vazquez

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Nell'11esimo turno di Liga il Barcellona cade 3-1 in casa del Levante. Messi su rigore porta avanti i blaugrana, Suarez esce per un colpo alla caviglia. Nella ripresa il tris del Levante in 7': gol di Campaña, Borja Mayoral e Radoja. Barcellona raggiunto dal Real Madrid, che al Bernabeu fa 0-0 con il Betis. A -1 dalla coppia in vetta ci sono Siviglia e Atletico, che pareggiano 1-1 al Sanchez-Pizjuan: Morata replica a Vazquez, Diego Costa sbaglia un rigore.

LEVANTE-BARCELLONA 3-1

La quiete prima della tempesta. Il pomeriggio del Barcellona si può riassumere in queste cinque parole. Non c'era nessun segnale che quello dei campioni di Spagna potesse essere una giornata di passione. La terza consecutiva a Valencia, nello stadio del Levante, ormai bestia nera per Ernesto Valverde. Il primo tempo è tutto dei blaugrana, per l'occasione in maglia gialla: passano sette minuti e Suarez scaglia il primo tiro in porta, bloccato facilmente da Aitor Fernandez. Dopo un salvataggio provvidenziale di Lenglet su Campaña, il Barcellona va vicino al vantaggio con un diagonale di Griezmann respinto dal portiere. Poi, l'episodio che dà tutta l'aria di sbloccare la partita: Miramon stende Semedo in area, Messi al 31' segna su rigore l'1-0. Ma sul gol ci saranno polemiche: l'azione del fallo nasce da un possibile fuorigioco attivo di Griezmann che il Var non ravvisa. Dieci minuti più tardi, Suarez alza bandiera bianca: troppo il dolore dopo uno scontro di gioco con Clerc, ma Valverde non dovrebbe temere per il match di Champions League contro lo Slavia Praga.

Nel secondo tempo il “Ciutat de Valencia” diventa l'Anfield Road: la maglia del Barcellona è la stessa di quello stordente 4-0, la prestazione ci si avvicina molto. E anche il Levante, per sette minuti, sembra il Liverpool. Al 61' Piqué sbaglia un rilancio e favorisce il contrattacco dei padroni di casa, che puniscono la difesa sbilanciata con un sinistro di Campaña. Passano 120 secondi: la marcatura di Piqué su Borja Mayoral è ancora larghissima e il canterano del Real Madrid piega la mano di ter Stegen con il suo mancino. L'incubo per Messi e compagni non finisce con il 2-1, perché al 68', sugli sviluppi di una punizione, Radoja trova il tris complice la deviazione di Busquets. Messi guarda attonito i compagni, come ad Anfield e in tutte le altre volte che il Barcellona è uscito dal campo in anticipo negli ultimi anni. La Pulce tenta di raddrizzare la barca, ma al 74' gli viene annullato il gol della speranza per fuorigioco, stavolta visto, di Griezmann. Le ultime occasioni sono per Ansu Fati, ma il punteggio rimane 3-1, anche perché Melero sciupa il contropiede del poker.

ESPANYOL-VALENCIA 1-2

La giornata magica delle squadre di Valencia viene confermata anche dalla vittoria della banda di Albert Celades, che rimonta l'Espanyol nel secondo tempo. Un'ingenuità di Kondogbia (mani in area) regala il rigore del vantaggio ai catalani: dal dischetto trasforma Marc Roca (31'). Un altro penalty, molto meno evidente, rimette in corsa il Valencia: al 69' capitan Parejo trova il sesto centro stagionale, calciando perfettamente dagli 11 metri. A dare la vittoria agli ospiti è un colpo di testa di Maxi Gomez (81'), pescato alla perfezione da un cross di Rodrigo.

SIVIGLIA-ATLETICO MADRID 1-1

Gara spettacolare al “Ramon Sanchez-Pizjuan”, dove Siviglia e Atletico Madrid pareggiano e non approfittano del crollo del Barcellona, rimanendo a -1 dai blaugrana. Il primo tempo sorride ai padroni di casa che, nonostante tirino poco in porta, hanno una chiara supremazia territoriale (63% di possesso palla). Viceversa, l'Atletico Madrid approccia in maniera poco convinta una partita che potrebbe essere un crocevia della stagione. Alla prima occasione il Siviglia passa (28'), e lo fa con un colpo di testa di Franco Vazquez, che su calcio di punizione di Banega si stacca dalla marcatura di Renan Lodi e batte Oblak (evidenti le colpe del portiere sloveno). I Colchoneros nel primo tempo si rendono pericolosi solo con Koke, che chiama alla respinta Vaclik sul primo palo. Nella ripresa, però, partono a mille. I cambi di Simeone fanno la differenza: dentro dall'inizio del secondo tempo Arias e Diego Costa al posto di Trippier e Lemar. Ed è un assedio dell'Atletico. Il colombiano fa a pezzi la fascia sinistra andalusa. Suo l'assist per un gol di Diego Costa, poi annullato dal Var per fuorigioco, sua l'assistenza per il colpo di testa vincente di Morata (60') dopo una magia di Correa in dribbling. Sembra proprio un diktat del Cholo: gli affondi di Arias premiano gli inserimenti sul secondo palo, dove a turno Diego Costa e Morata prendono alle spalle Jesus Navas. Il Siviglia ha l'occasione del 2-1 con uno stacco aereo di Luuk de Jong, ma l'olandese conferma la stagione balbettante non centrando la porta da ottima posizione. Un errore che potrebbe costare caro, perché al 71' l'Atletico guadagna un rigore (concesso dal Var), ma Vaclik ipnotizza Diego Costa e ripete il miracolo sulla respinta di Koke. La banda di Lopetegui, che nel finale deve rinunciare anche a Banega, chiude in trincea e suda freddo su una zuccata di Diego Costa, un tentativo di Thomas e una mischia che Kounde salva sulla linea, forse trattenendo irregolarmente la palla.  

REAL MADRID-BETIS SIVIGLIA 0-0

Ci prova il Real Madrid: in maniera discontinua, talvolta sconclusionata, ma fino all'ultima azione la squadra di Zinedine Zidane cerca di strappare una vittoria che le consentirebbe di mettere la freccia sul Barcellona. Non ci riesce, anche per merito di un Betis che non è arrivato al “Santiago Bernabeu” per difendere il pareggio. Dopo sette minuti la prima grande occasione per i Blancos: un velo geniale di Modric libera Benzema, il diagonale del francese esalta Joel Robles. Il portiere degli andalusi non può nulla 60 secondi più tardi contro Hazard, ma il gol del belga è annullato dal Var per fuorigioco. Una punizione di Kroos vola poco più in là dell'incrocio dei pali e Benzema manca l'appuntamento con il gol da pochi metri, prima di servire con il petto Sergio Ramos: il capitano, solo in area, spara una fucilata che Joel Robles respinge come può. Il Betis si fa vedere con Fekir (sinistro a giro largo e tiro pericoloso dai 30 metri) e con il tentativo da centrocampo di Loren, con Courtois, leggermente avanzato, che si rifugia in angolo.

Nella ripresa spazio alle polemiche: il Real che chiede un rigore per l'atterramento di Mendy (il francese sostituisce Marcelo sulla sinistra e ha un'ottima chance, ma conclude male davanti al portiere), poi per un fallo di mano di Feddal. Zidane tenta la carta Vinicius al posto di un Rodrygo evanescente, ma l'ex Flamengo continua il suo momento di poca brillantezza, alternando strappi interessanti a situazioni in cui può gestire meglio la palla. Sui suoi piedi l'occasione più colossale della partita: al 91' raccoglie un cross sul secondo palo, ma apre troppo poco il piatto sinistro e Joel Robles para con la gamba. L'ex Everton si ripete sul tiro dal limite dell'area di Carvajal un minuto dopo: è merito suo se il Betis tiene la porta inviolata per la seconda volta in stagione. Si chiude 0-0 tra i fischi del Bernabeu: figli del risultato ma anche di una prestazione che rispecchia l'andamento discontinuo del Real.

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