Il Celta Vigo stende il Barcellona

I blaugrana perdono per 2-0 alimentando il sogno salvezza dei galiziani, i blanquiazules sognano l'Europa dopo il 3-0 sui Colchoneros

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Il Barcellona perde per 2-0 sul campo del Celta Vigo, con i galiziani che conquistano tre punti importantissimi per la corsa alla salvezza. Le reti arrivano nella ripresa con Maxi Gomez (67') e un rigore di Iago Aspas all'88'. Ko anche l'Atletico Madrid, sconfitto a Barcellona dall'Espanyol che ora spera in una qualificazione in Europa League: dopo l'autogol di Diego Godin al 45' arriva la doppietta di Borja Iglesias (52' e rigore al 90').

CELTA VIGO-BARCELLONA 2-0
Un Barcellona rimaneggiato cade sul campo del Celta Vigo, che ora vede sempre più vicino il raggiungimento della salvezza. Dembelé è costretto a lasciare il campo per un infortunio alla coscia destra dopo appena 4 minuti di gioco; al suo posto entra Collado. Al 10' Maxi Gomez prova un destro sul primo palo che termina di poco a lato. Il Barcellona è in pieno controllo del match. Tuttavia, il Celta Vigo prova a creare qualche grattacapo ai campioni di Spagna, con Cillessen che è costretto a smanacciare come può il calcio d'angolo battuto da Boudebouz. La prima vera occasione per i blaugrana arriva al 41': Wague conclude con un diagonale basso, respinto da Blanco. Allo scadere ci prova anche il subentrato Collado ma il suo mancino dai 25 metri termina di poco a lato. La ripresa si fa decisamente più emozionante. Il Celta si porta in vantaggio al 50' con il tap-in di Araujo dopo la parata di Cillessen sul colpo di testa di Cabral, ma il tutto viene poi annullato dal Var per una posizione di fuorigioco dello stesso Araujo. I padroni di casa sfiorano comunque il gol dell'1-0 al 60': la conclusione dal limite da parte di Iago Aspas finisce alta non di molto sopra la traversa. Cillessen riesce a bloccare il pericoloso colpo di testa ravvicinato di Boudebouz, ma nulla può sulla volée in spaccata sul primo palo di Maxi Gomez, che sfrutta alla perfezione il cross dalla destra di Boudebouz. Il Barcellona era rimasto momentaneamente in dieci uomini per l'infortunio di Todibo, sostituito poi da Murillo. La formazione di Valverde va all'assalto finale alla ricerca almeno del pareggio, ma all'88' è costretta a capitolare definitivamente sul rigore trasformato da Iago Aspas; il penalty era stato assegnato con l'ausilio del Var per un tocco di mano di Umtiti. Passo in avanti importantissimo dei galiziani in chiave salvezza.

ESPANYOL-ATLETICO 3-0
Una pessima versione dell'Atletico Madrid si fa surclassare a Barcellona. Non però dai blaugrana dominatori della Liga spagnola, bensì da un ottimo Espanyol, che in questo modo tiene vivi i propri sogni di centrare la qualificazione alle coppe (l'Athletic Bilbao è distante tre punti in classifica). Grande protagonista del match è Borja Iglesias, che grazie alla sua doppietta raggiunge anche un certo Antoine Griezmann a quota 15 gol nella classifica dei marcatori.
I Colchoneros non partono nemmeno male: già dopo 3 minuti Morata ha una buona occasione, con l'ex milanista Diego Lopez che però riesce a opporsi. Al 12', però, su iniziativa dello stesso Morata, il portiere dell'Espanyol pasticcia con il pallone, di fatto lo consegna a Koke, ma riesce poi a rifugiarsi in calcio d'angolo. Sul corner la palla arriva sul secondo palo, Savic ci arriva con il colpo di testa, ma la schiaccia fuori. I catalani, dopo aver fatto sfogare gli avversari nei primi minuti, riescono però ben presto a rialzare la testa: lo si capisce già al 25', quando Roja serve un gran pallone in area a Iglesias, che stoppa elegantemente e apre sulla destra per Wu Lei. Il talentuoso cinese viene però chiuso alla grande da Godin. Dopo un tentativo dalla distanza di Darder per l'Espanyol e due occasioni per l'Atletico (Lopez risponde presente sia sul colpo di testa di Savic che sul bolide di Lemar), a pochi secondi dall'intervallo l'Espanyol la sblocca: Pedrosa galoppa sulla sinistra, supera in velocità Rodrigo e la mette al centro, Godin ci arriva per primo ma il suo intervento in scivolata si trasforma in un clamoroso autogol.
E lo stato di grazia dei Blanquiazules continua anche nella ripresa: al 52' Melendo trova un pallone strepitoso in profondità per Borque Iglesias, il centravanti scatta sul filo del fuorigioco, sfugge alla marcatura di Filipe Luis e batte Oblak con una gran conclusione in diagonale. Qui di fatto i Colchoneros si sciolgono: in tre quarti d'ora si rendono pericolosi solo con un tentativo sottomisura di Saul sugli sviluppi di un corner e poi con un bel destro rasoterra di Correa che finisce in rete, ma con gioco già fermo per offside. Dall'altra parte Granero e Pedrosa sono immarcabili (quest'ultimo costringe anche Oblak a una grande parata al 66'). E all'89' l'Espanyol si rende protagonista di un'altra ripartenza: Melendo lancia Puado, che entra in area e viene abbattuto da una spallata di Juanfran. Inevitabile il rigore, che Borja Iglesias trasforma. E la giornataccia dell'Atleti è completa.

ALTRE PARTITE
Nel pomeriggio si sono giocate altre due partite, con punti importanti in palio per la zona Europa e per la zona salvezza. Importantissima la vittoria ottenuta dalla Real Sociedad sul campo dell'Alaves: un 1-0 che vale l'aggancio all'ottavo posto in classifica, a pari punti con l'Espanyol è a sole tre distanze dall'Athletic Bilbao settimo. Decisiva un'iniziativa di Willian Jose al 24', con un destro dal limite deviato in maniera decisiva da Manu Garcia. Fondamentale anche il 4-1 con cui il Levante ha regolato il derelitto Rayo Vallecano, che nonostante la fresca vittoria sul Real Madrid resta desolatamente penultimo in classifica. I Granotes si portano invece a +3 sul Valladolid terzultimo al termine di una partita decisa già nel primo tempo: Campana ha portato in vantaggio i suoi al 14', poi, dopo un rigore sbagliato da Morales al 30', è stato Vezo a raddoppiare al 43'. Alvaro Garcia ha dimezzato lo svantaggio per i madrileni al 71', ma il Levante ha chiuso la partita grazie all'uno-due di Jason e Bardhi all'85' e al 90'.

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