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Hakimi incriminato per stupro dalla Procura di Nanterre, è in libertà vigilata

L'esterno del PSG ascoltato e poi incriminato per il caso del presunto stupro avvenuto tra il 25 e il 26 febbraio. L'avvocato: "Tentativo di estorsione"

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Hakimi incriminato per stupro dalla Procura di Nanterre, è in libertà vigilata - foto 1
© Getty Images

Achraf Hakimi, dopo le accuse di violenza sessuale di una 24enne, è stato ascoltato dagli investigatori di Hauts-de-Seine per poi essere incriminato per stupro da un giudice istruttore e posto in libertà vigilata. Lo scrive AFP ricapitolando l'intera vicenda che risalirebbe alla sera tra il 25 e 26 febbraio: domenica sera la donna si era recata alla stazione di polizia di Nogent-sur-Marne dichiarando di essere stata violentata dall'esterno del Paris Saint-Germain pur non sporgendo denuncia.

Alla vigilia di Marsiglia-PSG, a cui Hakimi non ha preso parte, i due si sarebbero visti a casa del giocatore, dopo essersi conosciuti via social. Nell'abitazione del classe 1998 si sarebbe consumata la violenza: lui avrebbe tentato di baciarla e toccarla contro la volontà di lei, che quindi avrebbe chiamato un'amica che poi l'ha riportata a casa.

In seguito la donna sarebbe andata dalla polizia, la questura ha poi aperto un'inchiesta prima del recupero del fascicolo da parte della Procura di Nanterre che ora ha incriminato ufficialmente il giocatore che è stato anche posto sotto controllo giudiziario.

L'AVVOCATO DI HAKIMI: "TENTATIVO DI ESTORSIONE"
Achraf Hakimi "ha fermamente negato le accuse che gli sono state mosse" nel corso dell'audizione "svoltasi su sua espressa richiesta". A dirlo è l'avvocato del giocatore del Psg, Fanny Colin, in un comunicato inviato a 'L'Équipe'. La procura di Nanterre ha annunciato oggi l'incriminazione del marocchino, accusato di stupro da una donna di 24 anni. "L'atto di accusa che ha fatto seguito a questa udienza è d'obbligo per chiunque sia oggetto di un'accusa di stupro e offre finalmente al signor Hakimi la possibilità di difendersi", prosegue il legale, aggiungendo che la presunta vittima "si è rifiutata di sottoporsi al minimo esame medico o psicologico e di confrontarsi con Hakimi, anche se l'accusa non si basa esclusivamente sulle sue parole". Quindi ha aggiunto: "Dagli atti in possesso della polizia giudiziaria risulta che Hakimi è stato, nella specie, oggetto di un tentativo di estorsione".

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