E' un momento d'oro per Gabigol, che lo scorso 23 novembre ha deciso la finale di Coppa Libertadores con una doppietta contro il River Plate. L'attaccante del Flamengo, dove è in prestito dall'Inter, è stato determinante in tutta la competizione con 9 gol all'attivo, mentre sono 22 le reti segnate sin qui in campionato. Una crescita straordinaria quella del brasiliano, che in nerazzurro invece non aveva convinto nel 2016/2017. "Non rimpiango le scelte che ho fatto, perché le ho fatte in maniera consapevole, insieme alla mia famiglia - dice il giocatore nel corso di un'intervista al quotidiano portoghese A Bola -. Come ho detto in passato, alcune cose non sono andate come volevo negli ultimi anni. Ma non mi sono mai arreso, non ho mai chinato la testa, perché sapevo che la svolta sarebbe arrivata".
Fondamentale è stato il lavoro del tecnico del Flamengo, Jorge Jesus, con cui aveva già lavorato ai tempi del Benfica: "Ha avuto molta fiducia, ha chiarito che credeva nel mio potenziale. Parliamo sempre, dal primo giorno. Questo è stato fondamentale per la mia crescita e insieme di quella di tutti i giocatori del nostro gruppo. Ho lavorato con grandi allenatori che mi hanno aiutato molto a plasmare la mia carriera, come atleta, come persona. Ma credo che lui mi abbia reinventato. Ora sono un altro giocatore: tecnicamente, fisicamente e anche tatticamente. Jesus mi ha dato una visione diversa di tutto. Sono così grato a lui, mi ha davvero cambiato la vita".
Vedi anche
Calcio
Flamengo, trionfo Libertadores grazie a Gabigol: l'Inter si sfrega le mani
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK