Arrivano due ampie vittorie esterne nel giovedì sera di Europa League, che rendono quasi scontato il passaggio del turno delle dirette interessate. A Linz il Manchester United batte per 5-0 il Lask, grazie alle reti di Ighalo, James, Mata, Greenwood e Pereira. Più sorprendente il 3-0 del Basilea a Francoforte sull'Eintracht (in gol Campo, Bua e Frei). A Instanbul, nell'unica sfida aperta al pubblico, il Basaksehir batte per 1-0 il Copenhagen.
LASK-MANCHESTER UNITED 0-5
La qualificazione non è più un problema in vista del ritorno in Inghilterra. Resta ora da stabilire come e quando si giocherà, ma già in Austria il Manchester United fa ampiamente il suo dovere e travolge il malcapitato Lask. A Linz si gioca a porte chiuse e in campo si vede una versione ampiamente rimaneggiata dei Red Devils: tra i tanti giocatori cui deve rinunciare Solskjaer si segnalano Lingard, Rashford e Martial oltre a Pogba, tanto che al centro dell'attacco c'è l'ex Udinese e Cesena Ighalo, arrivato in prestito dallo Shanghai Shenhua l'ultimo giorno di mercato di gennaio. Ai suoi lati agiscono Mata e James e (dopo una prima conclusione sopra la traversa di Fred) sono proprio loro due a sfiorare il vantaggio per gli ospiti: al 18' lo spagnolo non riesce a sfruttare due occasioni a due passi dalla porta di Schlager, tre minuti dopo è proprio quest'ultimo a negare in tuffo la rete a James. Il gol dello United però è nell'aria e lo trova al 28' Ighalo, che riceve il cross dalla sinistra di Bruno Fernandes, controlla il pallone palleggiandolo con i due piedi e poi scarica un sinistro che termine la sua corsa sotto la traversa. La partita rimane a senso unico: prima dell'intervallo c'è una buona occasione per Maguire, ma il suo colpo di testa su corner è largo. Il Lask si vede in apertura di ripresa solo con un tiro di Renner che sorvola la traversa, poi riprende la sinfonia del Manchester United: McTominay non inganna Schlager, che invece deve arrendersi al 58' a James, lanciato in profondità da Ighalo e capace di rientrare sul destro e liberare un rasoterra sul primo palo che vale il raddoppio. Ighalo, mattatore del match, colpisce anche un palo al 62'. E nel finale si consuma quella che diventa una vera e propria batosta per gli austriaci, che subiscono il tris all'82' da Mata (servito in profondità da Fred e a segno con un preciso rasoterra mancino) e a tempo scaduto subiscono altre due reti: le segnano i subentrati Greenwood al 92' e Pereira al 93', quest'ultimo anche grazie alla complicità di Schlager.
EINTRACHT FRANCOFORTE-BASILEA 0-3
Porte chiuse anche alla Commerzbank-Arena di Francoforte, dove l'Eintracht riceve un'altra squadra "alpina": dopo aver strapazzato un po' a sorpresa per 4-1 il Salisburgo ai sedicesimi, è la volta del Basilea. Stavolta però le Aquile del Meno si fanno sorprendere e cadono rovinosamente in casa, pur avendo iniziato decisamente con il piede giusto la partita. Passano infatti appena 8 minuti prima che Rode abbia la possibilità di cercare la porta con un bolide dalla distanza che però manca di poco il bersaglio. Anche André Silva cerca di farsi vedere a centro area, ma sul tentativo di Touré viene anticipato dalla difesa ospite. E il gol arriva, ma a segnarlo è il Basilea: merito di Samuele Campo, nato e cresciuto a Basilea ma di chiare origini italiane (il papà è siciliano), che al 27' va in gol direttamente su calcio di punizione grazie al suo sinistro che sorvola la barriera e si infila in rete. I padroni di casa provano a reagire, ma al 43' il colpo di testa di Widmer è alto di poco. Nella ripresa sono soprattutto André Silva e Touré a cercare con maggiore insistenza il pareggio (quest'ultimo colpisce anche una traversa con un gran tiro da posizione impossibile), ma i tedeschi non riescono a risollevare una serata complicata. Anzi, negli ultimi 20 minuti il Basilea dilaga e dall'altra parte si assiste a un vero naufragio da parte dell'Eintracht. Al 73' è ancora una volta Campo a prendersi la scena, scappando in duetto con Bua e chiudendo il triangolo con il compagno che deve solo battere Trapp in uscita con lo scavetto. E nel finale arriva addirittura il tris, segnato all'85' da Fabian Frei al termine di una ripartenza fulminante con assist finale dalla destra di Bua.
ISTANBUL BASAKSEHIR-COPENHAGEN 1-0
Fa storia a sé Istanbul, unico stadio a porte aperte dei tre in cui si gioca alle 19. E il pubblico di casa può applaudire il Basaksehir che solo nel finale risolve la complicata sfida contro un Copenhagen che in questa Europa League continua a dimostrarsi un osso durissimo per tutti. I turchi partono forte, tanto che Visca colpisce il palo e Johnsson compie una grande parata su Epureanu: tutto nei primi 10 minuti. Quindi crescono gli ospiti, che chiudono il Basaksehir nella sua metà campo senza però riuscire a costruire reali occasioni da gol. Ci pensa quindi Ba dall'altra parte a far palpitare il pubblico sugli spalti, ma con una conclusione che si spegne sul fondo. Con il trascorrere dei minuti è sempre più insistente il gioco dei turchi, che si affidano in particolare a un Crivelli ispiratissimo sulla fascia, mentre a cercare la porta sono Irfan e Epureanu. La partita scende di ritmo, e viene improvvisamente risvegliata dall'ingresso in campo di Robinho: l'ex milanista, in campo dal 74', già al 75' si inventa un rasoterra che fa la barba al palo. Ma il gol vittoria arriva all'88': Ba sfrutta un rimpallo e dopo essere entrato in area viene steso da Varela, l'arbitro assegna il rigore con l'aiuto del Var e Visca lo trasforma. E per il pubblico di Instanbul, l'unico che ha avuto modo di andare allo stadio, si scatena la festa.
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