COPA LIBERTADORES

Copa Libertadores: al Boca Juniors non basta l'orgoglio, River battuto 1-0 ma in finale

I Millionarios soffrono alla Bombonera ma passano in virtù del 2-0 dell'andata: inutile la rete di Hurtado a dieci minuti dal termine

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Non riesce l'impresa al Boca Juniors nella semifinale di Copa Libertadores. La squadra di Daniele De Rossi (in panchina) vince 1-0 alla Bombonera nel “Superclasico” contro il River Plate grazie alla rete di Hurtado al minuto 80, ma il punteggio non basta a ribaltare il 2-0 dell'andata. I Millionarios di Marcelo Gallardo volano così alla finale di Santiago, dove sfideranno la vincente tra Flamengo e Gremio.
 

Ci sono partite che, anche con un oceano di distanza, hanno un profumo particolare e richiamano l'attenzione da continenti diversi: è il caso di un normale Boca Juniors-River Plate. Ma se il Superclasico in questione vale l'accesso a una finale di Copa Libertadores, e se gli Xeneizes si affidano alla magia della Bombonera per scalare una montagna di due reti, ci sono tutti gli elementi per una partita storica. Tuttavia, come in ogni storia, c'è il grande antagonista: Marcelo Gallardo, che da quando siede sulla panchina del River è l'incubo di ogni tifoso del Boca. Sotto la sua guida, i Millionarios hanno eliminato i grandi rivali per due volte (Sudamericana 2014 e Libertadores 2015) e hanno vinto due finali (Supercopa Argentina e Libertadores 2018). Il conto va aggiornato, perché il River Plate soffre ma tiene duro, e passa indenne la tempesta della Bombonera. Il Boca sin dai primi minuti preme sull'acceleratore alla ricerca di un gol che stappi la partita: ci prova “Wanchope” Abila con un sinistro al volo sugli sviluppi di una punizione, ma la botta termina sull'esterno della rete. Sempre su azione da calcio piazzato, Salvio realizzerebbe l'1-0, ma l'arbitro brasiliano Wilton Sampaio ravvisa un fallo di mano di Mas e annulla il gol. È ancora su gioco da fermo, stavolta su angolo battuto da Almendra, che il Boca cerca la strada del vantaggio, ma Armani è un gatto nel deviare in angolo un liscio di Fernandez su colpo di testa di Lisandro Lopez.

Nella ripresa succede meno a livello di azioni da rete, ma salgono i ritmi e i toni accesi di una partita da dentro-fuori. Aumenta l'intensità dei contrasti e il direttore di gara deve ammonire sette giocatori, di cui cinque tra gli ospiti. Alfaro, che rinuncia a De Rossi (appena tornato tra i convocati), inserisce Zarate per Almendra e per trovare la rimonta schiera tutto l'arsenale offensivo, che comprende anche Tevez, Salvio e Hurtado, entrato per Abila. È proprio il giovane venezuelano (classe 2000) a dare una speranza al popolo Xeneize, insaccando al minuto 80 da zero metri: punizione di Mac Allister, il solito Lisandro Lopez svetta e fa la sponda, Armani vola per contrastare Zarate, ma il pallone danza sulla linea prima di essere spinto in rete da Hurtado. La Bombonera, se prima era infuocata, diventa l'inferno. Il River può solo mettersi l'elmetto, anche se i padroni di casa tornano dalle parti di Armani più che altro con i cross: l'assedio produce sono un tiro del subentrato Villa e un colpo di testa largo di Mas. Il triplice fischio è una liberazione per Gallardo e i suoi, che si abbracciano sul prato della Bombonera contornati dal silenzio di 50mila persone: si sentono solo loro, alla tifoseria di casa non resta che applaudire il Boca nonostante la sconfitta, in una serata che riscatta parzialmente il pasticcio di un anno fa, quando la finale di ritorno si dovette disputare a Madrid. La finale, quella del 2019, si giocherà a Santiago (Cile) e sarà ancora il River Plate protagonista. L'avversario sarà la vincente del derby brasiliano tra Flamengo e Gremio.

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