La sconfitta con il Cadice conferma la crisi nera dei catalani nella Liga mentre in Champions, a punteggio pieno nel girone, devono difendere il primo posto
Un tristissimo settimo posto con 14 punti in 10 partite, con un bilancio di 4 vittorie, altrettante sconfitte e 2 pareggi. Per ritrovare un inizio di Liga così nefasto, bisogna tornare alla stagione 1987-88. 33 anni fa. Una gestione, quella di Koeman, che farebbe già rima con fallimento se non fosse che il Barcellona, nel girone di Champions, è a punteggio pieno. Martedì al Camp Nou arriva la Juventus che potrebbe ancora sperare nel primo posto se riuscisse a battere i blaugrana con 3 gol di scarto.
Un'impresa che, di questi tempi, non sembra impossibile soprattutto perché questa volta, al contrario della partita nettamente persa dai bianconeri all'Allianz Stadium, potrà andare in scena la tanto attesa sfida nella sfida tra Ronaldo e Messi, Già, Messi. E' lui che, fatalmente, viene messo sul banco degli imputati. Il "Mundo Deportivo" fa un'analisi spietata del numero dei palloni persi dal numero 10 argentino nel corso di questo inizio di stagione. Con il Cadice sono stati addirittura 29, record, si fa per dire, personale. Con il Real Madrid 26, con l'Alaves 27 e con l'Atletico Madrid 23.
Non si può certo dire che il dato sia in qualche modo legato alla posizione in campo voluta da Koeman, visto che Leo agisce più o meno dove vuole dalla trequarti in su. Il problema è che sembra aver subito un'involuzione in quella che è la sua specialità: il dribbling. Per tanti è un pedaggio che si paga all'età (anche se sembra ancora un ragazzino ha pur sempre 33 anni), per altri è la logica conseguenza del fatto di essere un separato in casa, uno che non vede l'ora di lasciare un club che avrebbe voluto già abbandonare in agosto. In ogni caso, per salvare il salvabile, Messi e il Barcellona hanno bisogno l'uno dell'altro. Almeno fino a quando le loro strade si divideranno.