L'infortunio di Marchisio riaccende la polemica che ha riempito l'autunno-inverno del Club Italia
L’infortunio di Claudio Marchisio è destinato a riaprire la discussione sull’utilizzo da parte delle nazionali di giocatori che i club considerano un proprio patrimonio. Nella fattispecie la Juventus dovrà fare a meno di un giocatore chiave per il centrocampo per un periodo di tempo che oscilla fra i sei e i sette mesi, con la prospettiva di rivederlo in campo a fine novembre.
Un danno che nell’immediato potrebbe avere un riflesso nel cammino dei bianconeri in Champions League. L’importanza di Marchisio per l’assetto tecnico tattico di Allegri è sottolineata dalle 27 presenze in campionato, cifra che sale a 38 considerando Champions e Coppa Italia. Insomma si tratta di prezioso jolly per il reparto che contribuisce a creare il gioco dei bianconeri.
Quanto mancherà alla Juve lo potrà valutare realmente solo Massimiliano Allegri. Ora si tratta di comprendere il peso della sua presenza, così come quella di altri giocatori juventini, in Nazionale. Un "prestito" dovuto e allo stesso tempo temuto da una squadra che ha nel mirino la semifinale di Champions.
Che Marchisio si sia fatto male durante un allenamento in azzurro è frutto della causalità. Il problema è che ciò sia accaduto in un momento così delicato della stagione bianconera con l’aggravante dei rapporti tesi tra la Juventus e Antonio Conte.