La Figc: "Azeglio, un grande tecnico... e le sue strepitose barzellette"

Le parole della Federcalcio, per un ct "molto amato", "che ci ha fatto divertire con la sua Nazionale", e con la sua specialità... romagnola

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'Addio ad Azeglio Vicini, il commissario tecnico delle notti magiche', così la Figc titola il suo omaggio all'ex ct azzurro scomparso all'età di 84 anni. "Sarà ricordato come il commissario tecnico delle 'notti magiche', quello che ha guidato la Nazionale italiana ai Mondiali di Italia 90, l'Italia che non ha mai perso sul campo, sconfitta solo in semifinale ai rigori dall'Argentina di Maradona", si legge.

"Il mondo del calcio e della Figc in particolare è in lutto per la morte di Azeglio Vicini, deceduto a Brescia dove viveva da cinquant'anni. Era nato a San Vittore di Cesena, in Romagna, terra di grandi tradizioni calcistiche, che ha dato i natali anche ad altri due ct, Edmondo Fabbri e Arrigo Sacchi".
"Vicini - ricorda la Federazione - è stato un allenatore molto amato per il suo carattere solare e sempre sorridente, ma anche per gli anni vissuti da tecnico federale dell'Under 21, che guida dal 1976 al 1986 arrivando in semifinale agli Europei del 1984 e perdendo la finale del 1986 soltanto ai rigori contro la Spagna".

"Nel frattempo Enzo Bearzot lascia la Nazionale A e la Federcalcio affida a lui la panchina del ct campione del mondo nel 1982. Il debutto l'8 ottobre 1986 al Dall'Ara di Bologna in un'amichevole contro la Grecia vinta 2-0. Ottimo il cammino nelle qualificazioni agli Europei del 1988, ottima anche la fase finale, ma il cammino si ferma in semifinale contro l'allora Urss che si impone 2-0 a Stoccarda".
"L'Italia di Vicini regala grandi emozioni, e non solo per i risultati", sottolinea la nota. "E' una nazionale che gioca con il cuore, con passione, che fa divertire gli italiani. Inizia il cammino per le qualificazioni ai Mondiali di Italia '90, un appuntamento speciale a cui gli azzurri si presentano con una Nazionale forte e plasmata dal commissario tecnico che conosce bene i suoi ragazzi, molti dei quali cresciuti con lui nell'Under 21 come Zenga, Vialli, Mancini, Giannini, Bergomi, Donadoni, Ferri tanto per citarne qualcuno. Alla guida della Nazionale è rimasto fino al 1991 quando, fallita la qualificazione agli Europei 1992, fu sostituito da un altro romagnolo: Arrigo Sacchi".

Vicini, "premiato con la Panchina d'Oro alla carriera nel 2012, in Figc ha ricoperto anche il ruolo di presidente del Settore Tecnico di Coverciano, prima di cedere il ruolo a Roberto Baggio che è stato suo giocatore ad Italia '90, ma sarà ricordato - si legge in conclusione - come un bravo ct e per quelli che allora seguivano la Nazionale come straordinario raccontatore di barzellette, soprattutto in romagnolo".

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