Gazidis all'Uefa, il vertice apre la strada di una intesa sul Fair Play

L'ad del Milan a Nyon ha incontrato i vertici del calcio europeo: si vuole evitare lo scontro al Tas, ecco come

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Piccoli passi, comunque passi avanti. E' quanto emerge dal vertice  odierno di Nyon fra l'ad del Milan, Ivan Gazidis, e gli esponenti dell'Uefa per mettere a punto la strategia di un prossimo accordo sul Fair Play finanziario per alleggerire la posizione del club dopo la sentenza della Camera Giudicante che aveva imposto al Milan di mettere a posto i conti entro il 2021.

L'incontro di oggi è stato informale, cordiale e importante. Il Milan non vuole arrivare allo scontro con l'Uefa. Quel che chiede è una sorta di allungamento dei tempi, dalle attuali tre a cinque stagioni ovvero entro il 2023, per ristabilire la "normalità" verso gli obblighi del Fair Play e poter gestire il mercato con vincoli meno stringenti.
Già mercoledì e giovedì i legali del Milan avevano messo a punto il lavoro coi colleghi dell'Uefa e quello di oggi è stato il summit per rinsaldare i buoni rapporti e la prospettiva di un accordo che eviti ricorsi al Tas.

Si sa come il Milan ed Elliott ritengano iniquo quel limite temporale (il 2021), visto che i debiti pregressi appartengono a un'altra gestione e che la liquidità disponibile oggi è robusta e garantita; ed è stato confermato come ci voglia più tempo per arrivare all'obiettivo prefissato dalle regole del Fair Play Finanziario.
Il vertice ha contribuito a smussare certi spigoli e dunque ad aprire ancor più  la strada per una mediazione tra le parti, come del resto auspicato nei giorni scorsi. Si vuole evitare una battaglia legale, con un accordo che accontenti tutti. E il Milan confida di poter arrivare a un accordo che nel prossimo futuro consenta al club altre operazioni in stile-Paquetà, con costi ragionevolmente alti (Paquetà è costato 35 milioni) dilazionati in 4-5 rate senza dover sottostare a vincoli che le renderebbero impraticabili.

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