FIFA, BLATTER INDAGATO PER FRODE

Il presidente della federazione mondiale è già stato interrogato. Annullata la conferenza stampa prevista a Zurigo

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Ancora guai per il numero uno della Fifa, Sepp Blatter: la Procura generale svizzera ha aperto un procedimento penale contro il presidente della Federcalcio mondiale. Blatter, sospettato di gestione fraudolenta e appropriazione indebita, è già stato interrogato. Nel pomeriggio la Fifa aveva annullato, senza fornire spiegazioni, la conferenza stampa prevista a Zurigo a margine dei lavori del Comitato esecutivo.

Blatter, che rimarrà in carica alla Fifa fino al 26 febbraio 2016, oggi ha ricevuto la visita di funzionari della Gendarmeria svizzera nei suoi uffici. Blatter è stato interrogato e i suoi uffici perquisiti. L'accusa sarebbe quella di aver pagato in modo fraudolento Michel Platini (circa 2 milioni di franchi svizzeri) nel 2011 per un lavoro svolto tra il 1999 e il 2001. Platini è stato sentito come persona informata dei fatti.

La procura svizzera indaga anche su un'altra vicenda, legata alla gestione dei diritti televisivi: Blatter è infatti sospettato di aver firmato un contratto sui diritti tv sfavorevole alla Fifa con l'Unione caraibica di calcio, all'epoca presieduta da Jack Warner, ex vice di Blatter e già indagato dall'Fbi per frode e riciclaggio.

"Sono stato pagato per un lavoro che ho svolto". Così il numero 1 dell'Uefa, Michel Platini, in una dichiarazione in merito all'inchiesta sulla Fifa che vede indagato il presidente Blatter. "Mi è stato chiesto di fornire informazioni utili alle indagini: ho chiarito tutto e resto disponibile a collaborare in qualsiasi momento con le autorità".

Ecco il testo della dichiarazione del presidente dell'Uefa, in cui si sottolinea che Platini oggi è stato sentito (nella sede della Fifa a Zurigo, ndr.) solo in qualità di testimone: "Oggi le autorità svizzere mi hanno chiesto informazioni riguardanti l'inchiesta in corso sulla Fifa. Io sono sempre stato disponibile ad aiutare gli organismi competenti nel loro lavoro investigativo e ho quindi pienamente collaborato. In merito al pagamento che mi è stato fatto (due milioni di franchi svizzeri, ndr), tengo a precisare che tale importo si riferisce al lavoro che ho svolto nell'ambito di un contratto con la Fifa. Sono stato contento di essere stato in grado di chiarire tutto con le autorità. Oggi ho anche chiarito alle autorità svizzere che da quando vivo in Svizzera sono disponibile a parlare con loro in qualsiasi momento per chiarire eventuali questioni relative alla indagini".

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