Il brasiliano stende i granata con una doppietta e avvicina la Champions
La Lazio sfrutta alla perfezione l'occasione di staccare il Napoli al terzo posto e di mettere pressione alla Roma. All'Olimpico di Torino la squadra di Pioli batte 2-0 i granata, con la testa più allo Zenit che al campionato. Dopo un primo tempo davvero avaro di emozioni, la partita si scalda nella ripresa, quando l'ingresso di Keita accende i biancocelesti. A decidere il match è Felipe Anderson, autore di una strepitosa doppietta al 26' e 33'.
E' una Lazio che fa paura quella che pare lanciatissima verso la prossima Champions League. E magari anche dal secondo posto, perché Klose e compagni hanno intrapreso una rincorsa che sta mettendo paura anche alla Roma, fino a poco tempo fa lontanissima. Invece, grazie a cinque vittorie di fila con le ultime tre partite chiuse senza incassare gol, i biancocelesti sono proiettati là dove nessuno osava pensare. Nonostante l'assenza di Candreva la Lazio ha tenuto il suo ruolino di marcia, uscendo alla grande in una partita in cui il Torino ha dovuto fare i conti con qualche assenza di troppo e si è concentrato più sul ritorno di Europa League contro lo Zenit. E alla lunga ha pagato anche la stanchezza per la scorsa trasferta di San Pietroburgo. Questo però non toglie merito agli ospiti, bravi a uscire alla distanza. Nonostante l'importanza della posta in palio, il primo tempo lascia a desiderare a dir poco. E non solo per colpa della pioggia che rende insidioso il campo. Torino e Lazio, infatti, partono piano, tanto che nei primi 45' di gioco si contano solo un paio di occasioni degne di questo nome: al 19' Parole entra in area un po' defilato e costringe Padelli alla respinta in angolo, mentre al 28' un contropiede granata di Gaston Silva vede il colpo di testa di Amauri respinto da Marchetti, con Martinez che manda fuori sulla ribattuta del portiere biancoceleste. Nel complesso, comunque, è la Lazio a tentare qualcosa di più, anche se Klose non sembra in grande serata al momento di finalizzare. Nella ripresa sembra che il Torino cambi marcia con gli ingressi di Darmian e Maxi Lopez, ma a far pendere il match dalla parte dei laziali è l'inserimento di Keita, decisivo anche se impreciso sottoporta. La sua presenza, comunque, apre gli spazi a Felipe Anderson, che non perdona e nel giro di pochi minuti stende i granata. Prima approfitta di una palla persa a centrocampo dal Toro e infila Padelli con un rasoterra incrociato appena dentro l'area dopo una magia delle sue, poi non spreca un perfetto assist di Klose e raddoppia. Il tutto pochi secondi dopo che Marchetti si era esibito in una parata strepitosa su Darmian. Un uno-due che è il marchio di fabbrica di una squadra vincente. Segno che questa Lazio è davvero pronta per sognare.
Bruno Peres 5 La magnifica corsa con gol contro la Juve sembra solo un lontano e sbiadito ricordo
Basha 6 Al rientro dopo un lungo stop, dà cuore e gambe, ma alla fine si arrende ai crampi
Amauri 5,5 Fa e disfa, ma quando si tratta di concretizzare manca l'affondo decisivo
Marchetti 7 Un solo intervento ma miracoloso sul tiro insidioso di Darmian
Felipe Anderson 8 Si accende di colpo dopo un primo tempo grigio. E siamo già a 8 gol
Keita 6,5 Il suo ingresso dà la svolta al match, ma gli manca sempre il colpo del ko
TORINO-LAZIO 0-1
Torino (3-5-2): Padelli 6; Maksimovic 6, Jansson 6, Bovo 6; Peres 5, Benassi 5,5, Basha 6 (34' st Farnerud sv), El Kaddouri 6, G. Silva 6 (18' st Darmian 6); Martinez 5 (17' st Maxi Lopez 5,5), Amauri 6. A disp.: Castellazzi, Ichazo, Glik, Moretti, Quagliarella. All.: Ventura 5,5
Lazio (4-3-3): Marchetti 7; Basta 6,5, De Vrij 6, Mauricio 6,5, Radu 6; Cataldi 6 (11' Onazi 6), Biglia 6,5, Parolo 6; Anderson 8 (35' st Ederson sv), Klose 6,5, Mauri 6 (12' st Keita 6,5). A disp.: Berisha, Strakosha, Novaretti, Ciani, Braafheid, Cavanda, Ledesma, Lulic, Perea. All.: Pioli 7
Arbitro: Orsato
Marcatori: 26' e 33' st Felipe Anderson
Ammoniti: Maksimovic, Amauri, El Kaddouri (T), Radu, Basta (L)
Espulsi: -