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Da Raiola a Figo: la Fifa cerca il dopo-Blatter

Luis Figo si candida alla presidenza: "Troppi scandali attorno alla Fifa. E' ora di cambiare". Raiola si è ritirato. Van Praag (Olanda) in corsa

28 Gen 2015 - 14:38

Da Mino Raiola a Luis Figo. Passando per Michael Van Praag e chissà, nei prossimi giorni. Il tiro al bersagio contro Joseph Blatter, numero uno della Fifa e candidato di se stesso alla successione, ferme restando le battaglie in corso per spodestarlo, si arricchisce -è pane quotidiano- di nomi nuovi, di auto-candidature discutibili (con tutto il rispetto...) e affascinanti e -alla resa dei conti- della stretta necessità del calcio mondiale di cambiare chi lo dirige e lo pilota da almeno 30 anni. Tale è la leadership di Blatter, prima come potentissimo segretario generale, poi da 16 anni come presidente.

Mino Raiola, a inizio settimana, aveva annunciato (con grande sorpresa) la sua volontà di candidarsi per cambiare il calcio, "non se ne può più di Blatter che decide su tutto e su tutti". Due giorni dopo, anche per spegnere l'eco di quella sorpresa, ha detto: "Ritiro la mia candidatura, appoggio Van Praag". Van Praag è il presidente della Federcalcio olandese, è un dirigente molto apprezzato negli ambiti Uefa il cui presidente Michel Platini, dopo un paio di tentativi negli ultimi anni, ha deciso di non candidarsi alla successione di Blatter.

Dopodiché ecco Luis Figo. Per il quale "la Fifa deve cambiare". "Quando clicco la parola Fifa su Internet viene fuori la parola scandalo, il che significa una immagine molto negativa. Per questo ci vogliono volti nuovi, una svolta. Sono pronto". Un presidente-calciatore c'è già, Platini all'Uefa. Un altro sarebbe opportuno alla Fifa. Figo è legato all'Inter da un progetto di rappresentanza nel panorama mondiale, è stato l'anima di Barcellona e Real Madrid.

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