Coppe, pioggia di soldi per i club

Nel ciclo 2015-2018 Champions ed E.League distribuiranno 1,6 mld l'anno. Cresce anche la partecipazioni agli utili di Mondiali ed Europei.  E nell'esecutivo Uefa entrano due membri dell'Eca

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Il mondo del calcio non sente la crisi. Nei prossimi anni dall'Uefa è infatti in arrivo una pioggia di soldi per i club. Cresceranno le partecipazioni agli utili di Mondiali ed Europei, Champions ed Europa League tra il 2015 e il 2018 distribuiranno 1,6 mld di euro l'anno (fino a 100 mln per chi vince la Champions). E non è tutto qui. Cambierà anche il peso politico dei club: due membri dell'Eca entreranno nell'esecutivo Uefa.

Ad anticipare i numeri della cascata d'oro in arrivo per i club è la Gazzetta dello Sport, che poi analizza nel dettaglio l'impennata dei ricavi e della ridistribuzione dei proventi. Numeri alla mano, a partire dalla prossima stagione alle società arriveranno più soldi dalle partecipazioni agli utili di Mondiali ed Europei. Ad Euro 2016 l'Uefa metterà sul piatto 150 milioni, ma l'accordo fino al 2022 prevede già un ulteriore incremento delle entrate, tanto che a Euro 2020, il torneo itinerante che si giocherà anche a Roma, i club avranno diritto all'8% dei ricavi. Stesso discorso per i Mondiali. In questo caso sarà la Fifa a gonfiare le casse delle società. Per Russia 2018 e Qatar 2022 il budget sarà di 209 mln di dollari. Un impennata vera e propria, se si considera che per Sudafrica 2010 sono stati elargiti 40 mln e 70 per il torneo in Brasile.

Ma queste sono solo le "briciole". I veri soldi per i club, infatti, arriveranno dalle coppe europee. Nel triennio 2012-2015, la Champions distribuiva 1 mld di euro all'anno e l'Europa League 230 mln. Per il nuovo ciclo (2015-2018), i ricavi per i club saliranno invece del 32%: 1,26 mld per la Champions e 380 mln per l'Europa League (aumentano anche i premi per i playoff - 50 mln). Cifre spaventose, che cambieranno la geografia del calcio del Vecchio continente, allargando la forbice tra società ricche e povere. In soldoni, chi alzerà al cielo Champions League avrà diritto a circa 100 milioni di ricavi, chi vincerà invece l'Europa League "solo" 25 milioni. Roba da rivoluzionare i piani di mercato di una big nel giro di una sola stagione. 

Ma i soldi non saranno l'unica novità della rivoluzione che sta preparando la Uefa. I club, infatti, avranno anche più peso politico. Sul piatto ci sono grandi novità. La prima riguarda l'ingresso nell'esecutivo di due membri dell'Eca (associazione dei club europei) con diritto di voto a partire dal 2016 e la creazione del Consiglio del calcio dei club (organi che può rivolgersi direttamente all'Esecutivo). La seconda è la creazione di un commissione per il calcio professionistico (Fifa, Uefa e sindacato giocatori) per discutere tutte le questioni  da porre ai comitati Fifa. La terza riguarda la conferma di un'assicurazione contro gli infortuni per i giocatori impegnati con le nazionali. L'ultima la partecipazione alla definizione del calendario internazionale e dello statuto dei giocatori. Platini ha ridisegnato la mappa del calcio moderno: soldi e politica. E i club si fregano le mani. 

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