Indiscrezioni sulla nuova struttura della SuperChampions: 4 squadre fisse per Italia, Spagna, Germania e Inghilterra e cambio deciso nei criteri di qualificazione
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi anticipa la vera e propria rivoluzione che a partire dal 2018/19 cambierà il volto della Champions League trasformandola in una 'SuperChampions'. Quattro club sicuri per i principali campionati, alcuni qualificati (eventualmente) per meriti "storici", nuovo ranking, sorteggi protetti: dunque struttura classica, 32 finaliste e 8 gruppi, ma cambio deciso nei criteri di qualificazione.
Le trattative che sono in corso da mesi tra l'Uefa e le big d'Europa (che avrebbero voluto la Superlega) porteranno a questo cambiamento, la Champions diventerà più esclusiva, con meno piccole e più top club. I grandi club europei, Bayern, Juve, Real, Barcellona e Psg in testa (le inglesi hanno meno fretta viste le incredibili entrate della Premier), vorrebbero la Superlega, un torneo chiuso, in stile Nba, con massimo 24 squadre, seguito dai playoof e che si giochi nei weekend, ma non ci sono i tempi tecnici e non c'è spazio nel calendario, così ecco il compromesso tra le esigenze dei club e quelle della Uefa. Struttura classica, 32 finaliste e 8 gruppi, ma cambio deciso nei criteri di qualificazione per rendere il torneo più simile a quello voluto dalle grandi, anche se il "posto fisso" come in Nba non è possibile. Le trattative sono in corso da mesi e le parti hanno fretta di chiudere, possibilmente entro fine anno, per poi passare alla vendita dei diritti tv e alle sponsorizzazioni: l'obiettivo è aumentare i ricavi di circa il 20%.
Scartata quindi momentaneamente l'ipotesi Superlega (che sarebbe comunque sostenibile sia economicamente sia giuridicamente), dalle ceneri della vecchia Champions nascerà una SuperChampions che riporterà un po' al passato, contrastando e limitando gli effetti della rivoluzione portata da Platini, che con l'inserimento di troppe "piccole" ha di fatto abbassato il livello qualitativo e l'appeal della competizione. I 4 campionati principali (Inghilterra, Spagna, Germania e Italia) avranno 4 posti sicuri, senza passare dai playoff (quindi 16 delle 32 finaliste): sul tavolo c’è la proposta di qualificare non le prime 4 del campionato, ma le prime 3, assegnando poi il quarto posto per "meriti storici", attraverso il ranking Uefa rielaborato in base ai risultati con l’obiettivo di garantire un posto alle grandi (ovvero Milan, Inter, Liverpool, United, Chelsea, Benfia ecc). Alle federazioni medie (Francia, Portogallo e Russia) andranno 2 posti sicuri, mentre altri 4/5 saranno per i campioni delle nazioni che seguono nel ranking (oggi sarebbero Ucraina, Belgio, Olanda, Turchia e Svizzera) e altri 5-6 sarebbero assegnati attraverso i playoff (ai quali parteciperebbero una cinquantina di club). Probabile poi che, dal sorteggio degli ottavi, ci sia qualche accorgimento per evitare che ci siano subito sfide tipo Juve-Bayern, magari ordinando teste di serie e non in base al ranking. La trattativa passa per l’elezione del nuovo presidente Uefa che si terrà il prossimo 14 settembre (favorito lo sloveno Ceferin), ma la rotta è già tracciata: la Champions diventerà Super.