Dagli insulti a Capello e Garrone, all'amore per Messi ("10 spanne sopra tutti"). E quelle frecciate alla Juve ("Ho detto no tre volte, lì vogliono solo soldatini")
Gol e magie sul campo, ma anche tante frasi e parole che hanno fatto molto rumore e sollevato critiche e polveroni mediatici. Gli insulti a Garrone e Capello, le frecciate alla Juve ("ho rifiutato tre volte il trasferimento, lì vogliono solo i soldatini", a Conte ("quaquaraquà") e Galliani ("qualcuno che faceva il furbo). Poi l'amore per Messi ("è dieci spanne sopra a tutti") e il rapporto con le donne ("ne ho avuto 600-700).
"L'unico rimpianto che ho è il comportamento avuto nei confronti di Riccardo Garrone: è stato un errore clamoroso, ho cercato di rimediare ma a distanza di anni non me lo perdono ancora" - 2 marzo 2015
"Sopra il cielo c'è l'Inter" - 25 agosto 2012
La lite con Conte. "Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che è stato squalificato per omessa denuncia" - 15 novembre 2012
"Sergio Ramos, tagliati i capelli che mi sembri Renato Zero!" Ai tempi del Real Madrid
Su Fabio Capello. "A Tarragona mi fa scaldare per tutto il secondo tempo con Ronaldo. Nello spogliatoio gli dico "sei un uomo di m...., sei più falso dei soldi del monopoli" - Dalla sua autobiografia
"Ho rifiutato tre volte il passaggio alla Juventus. Lì vogliono solo i soldatini, sul binario, sempre dritti. Io devo andare dove mi pare anche se poi lo pago sulla mia pelle" - 15 ottobre 2012
"Sono certo al 100% che non sbaglierò perché hanno creduto in me. Se sbaglio al Milan sono da manicomio" - 14 gennaio 2011
"Più del Milan non c'è nulla, c'è poi il cielo e basta" - 14 gennaio 2011
"Fino a 17 anni ho vissuto la fame nel vero senso della parola. Mia madre non lavorava, era casalinga, e guadagnavamo 3-4mila lire al giorno. Giocavo per la strada e c’erano le persone più grandi che mi sceglievano, io guardavo chi mi dava mille lire in più o in meno. Ogni giorno giocavo in strada per guadagnare qualcosina" - 7 gennaio 2018
"Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di merda" - Dalla sua autobiografia
"Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il culo durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Non ce l’ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del Parma un giochino perfetto" - 27 gennaio 2015
"Ho avuto 600-700 donne. Ho lo stesso vizio di Michael Douglas. L'unica differenza è che lui è stato ricoverato, io ancora no" - Dalla sua autobiografia
Riferito a Nagatomo. "Io non capisco lui, lui non capisce me, quando parla nessuno capisce niente e tu ridi, gli puoi dire qualsiasi cosa e non si offende tanto nemmeno lui capisce. Parliamo di tutto, di cibo, di donne, capisce solo "ti voglio bene", "stai bene?" e roba simile" - 15 ottobre 2012
"Messi è dieci spanne su tutti gli altri. Negli ultimi cinque anni ha fatto centinaia di gol ed ha una continuità devastante" - 15 ottobre 2012
"Ma io per Allegri contavo come il due di coppe con briscola a bastoni. Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io. Lui mi diceva che non poteva assicurarmi niente, e allora io me ne vado" - 25 agosto 2012
Sulle ragazze. "Ne ho trombate molte, anche in ritiro. È piuttosto facile. A Trigoria, che è enorme, ero riuscito a procurarmi la chiave dell'ultimo cancello, quello che dava sul retro. Le facevo entrare da lì. Andavamo negli spogliatoi delle giovanili, spesso usavamo i lettini dei massaggi, ogni tanto se ne spaccava uno. Anche se lo scoprivano, non mi dicevano nulla, chiudevano un occhio. Anche perché spesso ho giocato grandi partite dopo aver fatto sesso. Andatevi a rivedere Roma-Juventus 4-0, quella della bandierina spezzata. Avevo fatto le 6 la domenica mattina, con una delle tante amiche che avevo in quel periodo" - Dalla sua autobiografia
"Errori? Nella mia vita ne ho fatti un paio... Al minuto però" - Dalla sua autobiografia
Su Adriano Galliani. "Al Milan non ho sbagliato io, non hanno sbagliato i giocatori e nemmeno l'allenatore, ma qualcuno più in alto di lui. Qualcuno che faceva il furbo, che prometteva e non manteneva, qualcuno che faceva tanto fumo e poco arrosto" - 25 agosto 2012
"Sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo" - 1 ottobre 2012
"Ai miei figli ho detto che solo Messi è meglio di papà" - 8 ottobre 2018
"Avessi avuto un'altra testa oggi sarei come Messi, CR7 e Neymar" - 23 ottobre 2017