"E' un golpe, non mi dimetto"

Il presidente della Lega Dilettanti si difende. Panico all'attacco: "Pronte alla protesta in campo"

  • A
  • A
  • A

E' sempre più bufera intorno alle parole attribuite al presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli ("Basta con queste quattro lesbiche"). "Se sono vere, sono parole sessiste, maschiliste, ignoranti. Noi calciatrici, se verranno provate, siamo pronte alle protesta in campo", è la reazione di Patrizia Panico, centravanti del Verona e della nazionale". Belloli si difende: "Non ho detto quella frase. E' un golpe, non mi dimetto"

"Aspetto tutti gli accertamenti possibili e immaginabili", ha aggiunto Belloli a "La zanzara" su Radio24. "Spero che quelle frasi non siano vere, ma se sono a verbale qualcuno le avrà sentite - ha detto la Panico - Sono in contatto con le persone che erano presenti alla riunione per capire: se certe parole fossero state pronunciate me presente, io mi sarei ribellata. Ripeto, sono parole offensive e degradanti, segno di sessismo e di ignoranza. Ecco, mi piacerebbe che chi ha sentito uscisse allo scoperto. La federcalcio, con Tavecchio e Uva, sta dando impulso al settore femminile: la Figc è più allineata alla linea di Uefa e Fifa. Mi dicono che Belloli non sia nuovo a frasi del genere, ma prima voglio capire bene cosa è successo. Il campionato è finito, restano semifinali e finale di Coppa Italia e playoff: prima capiamo bene, poi decidiamo come protestare".

"Se Belloli avesse detto quelle parole, sarebbe un fatto grave. Quella è una frase odiosa e inaccettabile", è il pensiero - riportato dall'Ansa - del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio sulla nuova bufera che ha coinvolto il palazzo del calcio. "Non ho capito se le ha fatte o no quelle dichiarazioni. Lui sostiene che non le ha fatte, mi auguro che nel più breve tempo possibile si evidenzi per certo se sono state fatte o meno. Ma se sono state fatte sono totalmente inaccettabili", gli fa eco il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Io non ho poteri nei confronti di un presidente di una Lega, che è un'associazione privata, ma se ha l'ha fatto non è accettabile e di conseguenza il messaggio va a chi di competenza, che si deve regolare. Un passo indietro? Se dico che sono inaccettabili, qualsiasi cosa va di conseguenza".

"Io c'ero: quella frase sulle 'quattro lesbiche' Belloli l'ha detta. Ora si deve dimettere da presidente della Lega Dilettanti''. Sonia Pessotto, ex calciatrice e consigliera del dipartimento calcio femminile della Figc, conferma all'Ansa le frasi attribuite a Belloli da un verbale di riunione.

Nel prossimo turno di campionato le squadre di Serie A di calcio femminile scenderanno in campo con 15 minuti di ritardo "quale forma di protesta nei confronti di un persistente atteggiamento discriminatorio e denigratorio nei confronti delle tesserate e del movimento". Lo annuncia l'Associazione italiana calciatori (Aic), in accordo con le giocatrici, come risposta alle presunte dichiarazioni del presidente della Lega dilettanti, Felice Belloli.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti