Carrera: "Scudetto con lo Spartak: un'emozione unica"

Il tecnico fresco campione di Russia in esclusiva a 4-4-2: "Allegri per me resta alla Juve. Conte? Abramovich farà di tutto per tenerlo"

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Massimo Carrera, ovvero il signore dello scudetto... a sorpresa. Gli è appena accaduto alla guida dello Spartak Mosca, in trionfo dopo 16 anni di attesa. E' accaduto a lui, juventino doc: 5 stagioni in campo, dal Trap a Lippi fino alla Champions '96; poi -da tecnico- due stagioni alle giovanili bianconere dal 2009 al 2011 per entrare a far parte dello staff di Conte nell'era dei successi: tre scudetti e altro, poi il biennio azzurro col ct fino all'Europeo e la scorsa estate la scelta: ciao Antonio, non vengo al Chelsea. Ha preferito un ruolo di vice-allenatore allo Spartak, ma il 18 agosto è promosso allenatore e il 7 maggio (ieri) ha festeggiato il suo primo scudetto, nel senso che è tutto suo. E' evidente che il marchio-Juve, in panchina, di questo tempi è il marchio del successo.

Le parole del tecnico, intervenuto a in esclusiva su SportMediaset.it a 4-4-2: “Vincere il titolo in Russia è una grandissima soddisfazione anche personale, per essere riusciti a riportare lo Spartak dove merita. Abbiamo riacceso la passione dei tifosi, passione che negli ultimi anni si era un po' persa. Qui il titolo mancava da 16 anni. Differenze tra vincere in Russia e in Italia? Vincere non è mai facile, è un'impresa in ogni campionato e in ogni sport". Con lui, sul tetto di Russia, anche altre vecchie conoscenze del campionato italiano: Salvatore Bocchetti, innanzitutto, ma anche Luiz Adriano (arrivato dal Milan a gennaio, autore di due gol), Fernando (ex Sampdoria) e Mauricio (ex Lazio).

Tornare in Italia? "Per il momento sto qui, è giusto stare in Russia e cercare di costruire una squadra per la Champions League che faremo l'anno prossimo. Chissà, magari sfideremo la Juve in finale di Champions l'anno prossimo".

Cosa farà Allegri, secondo lei? "Allegri? Per me rimane a Torino, perché è forte e sta facendo benissimo. Ha cambiato il modulo, rispetto a Conte, per sfruttare al massimo le potenzialità della propria rosa: è stata una scelta intelligente. La Juventus è concentrata, sa quello che deve fare, ha la mentalità vincente e per questi motivi si sta avvicinando al traguardo: ha tutte le carte in regola per vincere la Champions. In questo momento è entrata a fare parte dei top team europei e penso che d'ora in avanti la troveremo quasi sempre in fondo in Champions League".

Lei o Conte, avreste problemi ad allenare l'Inter? "Noi siamo tifosi della Juventus, non lo nascondiamo, ma per quanto mi riguarda la professionalità viene prima di tutto, quindi non ci sarebbero problemi. Antonio è forse l'allenatore più forte che ci sia in circolazione, in questo momento, ed è normale che molte squadre parlino di lui, ma penso che Abramovich farà di tutto per trattenerlo. Ci siamo sentiti ieri sera al telefono: mi ha chiamato per farmi i complimenti e io gli ho fatto l'in bocca al lupo per il finale di campionato: sarebbe bello se dopo di me anche lui diventasse campione, lo spero proprio”.

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