Calcio a cinque, Pescara shock: addio al campionato

Doping, scommesse e guai finanziari: il club vincitore della Coppa Italia 2017 si ritira

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Il Pescara Calcio a 5 alza bandiera bianca. Affossato dal caso di doping del portiere Capuozzo, da diversi problemi finanziari e dal fondato sospetto che un suo giocatore possa aver scommesso sulla sconfitta della propria squadra, il club ha deciso irrevocabilmente di ritirarsi da tutte le competizioni. Una decisione sofferta, ma necessaria. Per dire basta a una situazione diventata ormai insostenibile per i vice-campioni d'Italia e vincitori della Coppa Italia 2017.

Squalifiche, infortuni, doping, scommesse e guai finanziari. Il Pescara Calcio a 5 chiude i battenti. E lo fa un lungo comunicato, spiegando per filo e per segno tutti i motivi alla base della decisione. Una scelta che per la stagione 2017/2018 coinvolge non solo la prima squadra, ma anche le giovanili.

UN LUNGO CALVARIO
"Dalla fine dello scorso campionato, la società ha dovuto subire squalifiche di atleti, dirigenti e del campo di gioco oltre a multe che avevano portato a valutare seriamente l'ipotesi di non proseguire con la sua attività. Soltanto per la vicinanza delle Istituzioni e per l'attaccamento alla città, si è deciso di proseguire, anche per difendere la coccarda tricolore nuovamente conquistata e la partecipazione alla Uefa Futsal Cup. Probabilmente abbiamo sbagliato, perché nei mesi successivi la società è stata continuamente bersaglio di ulteriori squalifiche al presidente, al tecnico e a diversi tesserati. A questo si aggiungano la squalifica per doping al nostro portiere Capuozzo, la cui defezione si è sommata a quelle dei nostri giocatori già squalificati dopo gara 1 della serie Scudetto, e successivamente la sanzione a carico di Mati Rosa, squalificato proprio alla vigilia della Final Eight di Coppa Italia per una vicenda della quale questa società è vittima senza avere la possibilità di tutelarsi nei confronti di chi avrebbe commesso l'irregolarità". 

GUAI FINANZIARI E DIFFICOLTA' AD ALLENARSI
"Il risalto mediatico negativo a seguito dei fatti delle finali playoff e la circostanza di dover giocare l'intero girone d'andata a porte chiuse hanno immediatamente allontanato tutti i nostri principali sponsor ma, malgrado questo, la società ha voluto proseguire, impegnandosi come dimostra anche l'ultima campagna di rafforzamento nel mercato invernale. Nonostante tutte queste problematiche, la società ha organizzato l'Elite Round di Uefa Futsal Cup, portando la semifinale di Coppa dei Campioni per la seconda volta a Pescara, dove la squadra è stata battuta dal Barcellona, sostenendo ulteriori ed ingenti spese. Dai primi giorni di febbraio, dal ritorno dei giocatori impegnati nelle rispettive Nazionali, la società ha dovuto far fronte a problemi con i propri tesserati, presenti più nelle sale dell'infermeria che sul parquet degli allenamenti, tanto che mister Patriarca in questi ultimi due mesi ha potuto far disputare al massimo due allenamenti regolari".

SCOMMESSE DI TESSERATI CONTRO LA SQUADRA
"La cosa più grave, però, è avvenuta nel posticipo in diretta televisiva del 26/2 a Reggio Emilia dove la nostra squadra ha disputato la più brutta partita della sua gloriosa storia, costretta a presentarsi con soli 4 titolari disponibili e ad affrontare un viaggio per venire umiliati da una squadra con un organico sicuramente non superiore al nostro. Negli immediati giorni successivi, si è avuto il fondato sospetto che un nostro giocatore possa aver scommesso sulla sconfitta della propria squadra – la nostra squadra – disonorandone quindi il nome e la storia e falsando il campionato. Abbiamo immediatamente inoltrato denuncia sia alla divisione Calcio a 5 sia alla Procura Federale. E' stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso",

LA DECISIONE E LE SCUSE
In queste condizioni, pertanto, è impossibile poter proseguire e permettere di calpestare ancor di più la nostra amata maglia. In questa tristissima giornata, ci scusiamo con i nostri tifosi, con la nostra città e con tutti coloro che ci sono stati sempre vicini, sia nella buona sia nella cattiva sorte, sia nei trionfi tra le mura amiche sia nell'epica trasferta di Ancona con 2.500 persone al nostro fianco.

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