Doppio sogno spezzato. Radja Nainggolan avrebbe voluto il Mondiale. I tifosi avrebbero voluto lui. La prima protesta è arrivata da un piccolo fan e suo padre, che si sono seduti abbracciati all'esterno della sede della Federazione belga di calcio. Sono rimasti lì, con il numero quattro e il nome sulle spalle. Un gesto silenzioso e rispettoso, ma il pensiero interpreta quello di tutti i sostenitori dei Diavoli Rossi, vicini al centrocampista belga, rimasto con l'amaro in bocca dopo l'esclusione dal viaggio verso la Russia. Non sarà l'unica contestazione, visto il lancio di una petizione e i tanti commenti sui social per organizzare un sit-in della tifoseria.
Nainggolan avrebbe voluto esserci per esaudire il desiderio Mondiale che aveva sin da bambino, ma dovrà tenerlo nel cassetto forse per sempre: il ct Martinez ha deciso di lasciarlo a casa, proprio come aveva fatto Wilmots nel 2014.
Belgio, una tenera protesta per la mancata convocazione di Nainggolan ai Mondiali
Un piccolo fan e suo padre fuori dalla Federcalcio con la maglia del centrocampista
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