A Madrid è Icardi-mania: 'Marca' celebra un bomber "brutal"

In Spagna celebrano un attaccante con numeri eccezionali dotato di un "formidabile istinto omicida"

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Juventus-Inter non conosce confini. E' il derby d'Italia, ma da sempre viene visto, commentato, vissuto con emozione ad ogni latitudine. Bastano i colori, i nomi. Ma la differenza la fanno da sempre - e la faranno per sempre - i grandi campioni che hanno vestito quelle maglie. Oggi, uno dei principali protagonisti è Mauro Icardi: capitano, bomber, simbolo. Idolatratato dai giovani tifosi nerazzurri, apprezzato e stimato anche oltre confine. Soprattutto in Spagna, soprattutto a Madrid, dove un giorno potrebbe andare a giocare qualora Florentino Perez decidesse di fare dell'attaccante argentino l'erede di Benzema al Real Madrid. Il quotidiano Marca, alla vigilia della sfida dello Stadium che molto dirà sulla futura corsa allo scudetto, lo celebra elencando le statistiche di un attaccante defnito "brutal".

Marca evidenzia come il calcio italiano sia da sempre una "colonia" argentina: da Maradona a Caniggia, da Batistuta a Crespo a Milito, gli attaccanti argentini hanno fatto la storia del nostra calcio e continuano a farla con Dybala, Higuain e, appunto, Icardi. Il quotidiano più vicino al Real ricorda come Maurito abbia trascinato l'Inter in testa alla classifica con 16 gol in 15 partite (4 in più di Dybala, 7 più di Higuain) grazie a un periodo di forma "sensazionale" e quindi quello dell'Allianz Stadium sarà soprattutto il "derby di Icardi". Al momento, "nessuno sembra in grado di contenerlo" e lui sa "come colpire la Vecchia Signora", visto che la Juventus è la sua "seconda vittima preferita" (7 gol in nove partite).

Icardi viene definito come "innamorato dell'Inter" e come un calciatore "più europeo che argentino": un attaccante completo. Per analizzare i suoi numeri serve "fermarsi un attimo" per comprendere come da solo abbia "realizzato il 48% dei gol della squadra". Numeri che vengono definiti "folli" e che marciano di pari passo al continuo processo di "leadership all'interno dello spogliatoio nerazzurro". Questo, quindi, potrebbe essere "l'anno della consacrazione". Luciano Spalletti si "fida molto" di lui e la sua importanza deriva dal suo essere capace di fare "giocate decisive nell'area di rigore avversaria" in quanto possiede un "formidabile istinto omicida". E siccome manca ancora una competizione europea per elevarlo al livello dei migliori, ecco che "il meglio deve ancora venire". Il Real Madrid, e non solo Marca, osserva interessato.

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