Mercoledì sera, nel Ravennate, al termine della partita di Coppa Emilia di Seconda categoria tra Giovanili Santerno e Vita Granarolo un calciatore del Vita è stato aggredito e colpito con un pugno da uno spettatore seguace del Santerno padrone di casa: per quei fatti - con il giovane trasportato all'ospedale Bufalini di Cesena - la società, come riporta il 'Corriere Romagna' , ha deciso, di fatto autopunendosi, di giocare le prossime gare interne a porte chiuse. La partita non aveva registrato tensioni particolari prima dell'episodio che la Giovanili Santerno ha condannato ,in un comunicato spiegando che quanto accaduto "non rientra assolutamente nei valori sportivi" ed esprimendo le proprie scuse alla società ospite e al calciatore coinvolto. Il direttore sportivo del Giovanili Santerno, ha spiegato che la decisione vuole "sottolineare l'importanza della sportività vera e la fermezza nel condannare episodi simili". Ieri sera la dirigenza della Giovanili Santerno ha incontrato la tifoseria per illustrare i motivi della scelta, riconoscendo che la misura penalizzerà i familiari e gli amici dei giocatori. La società sta inoltre valutando se mantenere la linea anche durante le partite in trasferta.