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Calcagno (AIC): "servono norme certe e applicazione uniforme"

"Si spera di avere a breve norme certe che permettano di concentrarsi

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"Si spera di avere a breve norme certe che permettano di concentrarsi solo sulla partita del fine settimana e sugli aspetti tecnico-sportivi della nostra professione. Auspichiamo un'applicazione uniforme delle norme a livello nazionale per garantire omogeneita' e sicurezza, evitando il contenzioso di questi giorni. I calciatori hanno dato un grande segnale di responsabilita', completando per il 98% il ciclo vaccinale. Fino a oggi la macchina non si e' fermata, anche grazie al comportamento dell'intera categoria e agli sforzi fatti da tutto il sistema". Cosi' Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori. "In Serie A continuiamo a patire l'ingolfamento strutturale dei calendari, quindi un'eventuale sospensione temiamo possa incidere sul format e quindi sull'equilibrio economico di tutto il sistema. Sarebbe chiaramente un aspetto preoccupante - aggiunge -. Il nostro mondo ha mostrato grande responsabilita': in queste settimane la Serie B, la Serie C e le categorie apicali del mondo dilettantistico si sono fermate, assieme allo sport di base, per cercare di capire quali siano le modalita' migliori per andare avanti. La Serie A ha un problema che non puo' essere sottovalutato, e' il motore dell'intero sistema e un indotto molto importante che non riguarda soltanto i calciatori o gli addetti ai lavori". "Ci sono calciatori che disputano piu' di 70 partite all'anno, 50 delle quali con meno di 5 giorni di recupero tra una partita e l'altra. È un problema che oggi e' sul tavolo non soltanto a livello federale ma soprattutto a livello internazionale. Dev'essere il primo punto da mettere all'ordine del giorno delle nostre agende", conclude.