IL CHIARIMENTO

Cagliari, Pavoletti: "Infortunio? Scherzavo con Cigarini, nessuna rissa"

L'attaccante rossoblù in conferenza stampa: "Il ginocchio ha avuto una torsione, non capisco come ci si possa fidare di certe voci..."

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Leonardo Pavoletti prova a chiarire una volta per tutte le dinamiche che hanno portato alla nuova rottura del crociato del ginocchio sinistro, quando era ormai prossimo al rientro. Il Cagliari ha deciso di convocare una conferenza stampa con protagonisti Cigarini e lo stesso Pavoletti, per mettere la parola fine alle assurde voci circolate via social e via whatsapp di una presunta rissa tra giocatori che avrebbe portato all'infortunio: "Uscivamo dal ristorante, io e Cigarini abbiamo inziato a giocare e a spingerci per scherzo - ha detto il bomber rossoblù - Alcuni compagni ci hanno chiamato per andare via, io mi sono girato e ho fatto una torsione con la gamba sinistra. Il ginocchio ha ceduto e io sono caduto. Ho sentito di scazzotate, di Birsa che mi ha preso a pugni...Mi è veramente dispiaciuto sentire certe cose. Non capisco come ci si possa fidare di una voce che arriva da uno sconosciuto, di un chiacchiericcio del genere".

Dura la presa di posizione di Cigarini: "Sono 15 anni che frequento i campi di Serie A e le malelingue ci sono sempre state, ovunque. Qualcuno si diverte a mettere in giro queste voci infondate e ridicole perché vogliono minare il nostro gruppo, il nostro spogliatoio. Però tutti sappiamo che è proprio la nostra coesione ad averci fatto arrivare fin qui".

Pavoletti ha poi spiegato nei dettagli come si è evoluta la situazione dopo la sua caduta: "All'inizio non sentivo nulla di particolare, non zoppicavo e ho continuato la mia serata normalmente. Il giorno dopo (lunedì, ndr) il ginocchio mi si è gonfiato e ho chiamato il dottore. C'era del versamento e si vedeva poco, ma poi abbiamo avuto il responso. Martedì sono stato tutto il giorno in Austria dal dottor Fink (della clinica Hochrum di Innsbruck, ndr), speravamo che ci desse indicazioni diverse, ma anche lui ha confermato che il crociato era rotto. Ora devo capire se tornare da lui o cercare nuove soluzioni. C'è stato qualcosa di strano e penso sia normale farmi delle domande. Però lui è uno dei chirurghi migliori al mondo e ho grande fiducia nel suo operato".

Pavoletti ha confermato comunque di non avere rimpianti: "Se rifarei la cena? Certo, l'ho organizzata io perché ero vicino al rientro ed ero felicissimo. Pensavo che magari con qualche gol nel finale di stagione avrei potuto aiutare la squadra a raggiungere l'Europa. Volevo portare la mia allegria ai ragazzi. Ho sentito delle cose assurde...i pro Maran, i contro Maran, gli scissionisti, sembrava Gomorra...Mi dispiace molto per queste cose, ma soprattutto per la squadra che sta affrontando una battaglia. Ora io devo solo concentrarmi sul recupero".

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