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Fabio Pisacane non fa giri di parole. "Il nostro obiettivo è vincere". Ma di mezzo c'è il Parma. "È una partita difficile - spiega l'allenatore del Cagliari nella conferenza stampa della vigilia - mi aspetto quello che la squadra ha già fatto vedere, ci vogliono allo stesso tempo coraggio e lucidità. Giochiamo contro una squadra attrezzata che ti pressa alta. E penso che la transizione sia la qualità maggiore del Parma: noi dobbiamo essere bravi a tenerla corta". E a segnare: un gol in due partite, mancano le reti degli attaccanti. Pisacane, fresco di promozione al corso Uefa, sembra intenzionato a puntare su Belotti: "Sta bene fisicamente, l'ho trovato meglio di quanto me lo aspettassi: ha 31 anni ma una voglia matta da ragazzino. Potrebbe partire dal primo minuto: ha voglia di rilanciarsi e questa può essere la piazza giusta. Ci ha scelto, facendo anche delle rinunce importanti".
Dal mercato due punte centrali: "Belotti gioca più in profondità, Borrelli è più boa, ma tutti e due possono fare da raccordo. E poi hanno caratteristiche tali da poter giocare anche insieme". Tre attaccanti (compresi due trequartisti o un unico trequartista) come con la Fiorentina? "Può essere una soluzione", dice il tecnico.
Molti nazionali di ritorno: l'ultimo arrivato è Mina. Il difensore colombiano ci sarà: "Da una parte quando perdiamo i nazionali è un peccato per il lavoro di gruppo - continua il tecnico - ma siamo felici e sono felici loro per l'impiego nelle rappresentative. Felicissimi per il gol di Yerri. E vincere ti fa lavorare meglio. Mina è a disposizione". Luvumbo out, Zappa sta meglio. Pisacane si è soffermato anche sul tecnico Cuesta: "Non ci conosciamo, ma di lui so tutto, lo stimo molto. Ha un'energia pazzesca che trasmette alla squadra. Io, lui, Chivu e Fabregas abbiamo pesi e responsabilità di dimostrare quello che possono dare le nuove leve: abbiamo, oltre il compito di guidare una squadra, anche questa missione da portare avanti".