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IL CASO

Brescia a un passo dal baratro: Cellino non vuole iscrivere la squadra

Entro venerdì alle 15 vanno saldati gli stipendi di calciatori e dipendenti, altrimenti sarà fallimento

05 Giu 2025 - 23:57
 © Getty Images

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Manca ancora l'ufficialità ma il presidente del Brescia Massimo Cellino ha comunicato ai suoi collaboratori e ai legali che non ottempererà alle scadenze federali i cui termini scadranno venerdì alle 15. Il club bresciano penalizzato e per questo retrocesso in Serie C dovrebbe pagare circa tre milioni di euro. Cellino non ha però intenzione di versare il denaro nelle casse del club e quindi il Brescia va verso la mancata iscrizione a un campionato professionistico e il fallimento.

A poche ore dalla scadenza dei termini per pagare gli stipendi e i contributi di marzo e aprile (domani alle 15), il Brescia non sa se riuscirà a rispettare le scadenze. Ciò porterebbe alla mancata iscrizione al prossimo campionato del club che è stato penalizzato di otto punti e retrocesso in serie C dal Tribunale nazionale federale (Tfn) per aver usato crediti di imposta inesistenti per pagare a febbraio e aprile i contributi previdenziali. Massimo Cellino ha in mano un accordo con l'Agenzia delle entrate per regolarizzare la posizione attraverso il pagamento di cinque rate da 480mila euro l'una ma l'imprenditore sardo non ha ancora firmato l'accordo. Con la firma dovrebbe contestualmente versare la prima rata, ma sullo sfondo c'è la possibile cessione della società a un fondo americano rappresentato dal dirigente sportivo Francesco Marroccu, già direttore generale del club. Cellino aspetta che il gruppo versi tre milioni di euro per poi iscrivere la società al prossimo campionato mentre gli investitori vogliono che Cellino iscriva la squadra e una volta certificato il buon esito dell'operazione sarebbero pronti ad acquistare il club.

Si parla di un accordo che prevede il pagamento a Cellino di tre milioni se il Brescia sarà confermato in Serie C e di sei se invece sarà riammesso in Serie B. Il tempo però stringe e a stasera sul conto corrente del Brescia calcio e su quello di Brescia holding - la controllante del club - non ci sono i soldi necessari per saldare i tre milioni di scadenze (compresi i 480mila euro di Agenzia delle Entrate ) previsti per le 15 di domani. Oggi Cellino ha pagato gli stipendi dei 13 dipendenti del club. La tensione a Brescia nel frattempo sale e il tifo organizzato solo martedì aveva rimandato una manifestazione di protesta sotto la sede del club. Una società, il Brescia che domani potrebbe non iscriversi al campionato professionistico e cancellare 114 anni di storia.

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