La Dfb propone un riconoscimento per la crescita e la formazione di giocatori che poi passano a un'altra nazionale: l'ultimo "furto" è Can Uzun che ha scelto la Turchia
Una proposta che cambierebbe il sistema di reclutamento per le nazionali: la Federcalcio tedesca (Dfb) sta valutando l'introduzione di commissioni di trasferimento per i giocatori che passano ad altre federazioni dopo aver militato nelle nazionali giovanili tedesche. Il direttore generale della Dfb, Andreas Rettig, ha sottolineato che allenare un giocatore deve essere sempre redditizio anche per la federazione che lo forma. Negli ultimi anni la Germania ha perso talenti con passaporto tedesco, come Can Uzun (Turchia), Ibrahim Maza (Algeria) e Josip Stanisic (Croazia), cresciuti nelle giovanili della Dfb ma passati ad altre nazionali.
Un tema sempre più attuale con il tema delle seconde generazioni: sempre più calòciatori infatti nascono e crescono in un Paese diverso da quello dei genitori e hanno la possibilità di scegliere tra le due nazionali- Sono tanti gli esempi che nel recente passato hanno fatto scalpore. Basti pensare al bomber dell'Italia di Gattuso, Matteo Retegui, che aveva iniziato la trafila giovanile con la maglia dell'Argentina. Un tema che ha riguardato anche Dean Huijsen: il golden boy, acquistato a peso d'oro in estate dal Real Madrid, ha scelto la Spagna nonostante le presenze con Under17, 18 e 19 con l'Olanda.
Il cambio di federazione è diventato più semplice dopo le modifiche Fifa del 2020: un giocatore professionista può trasferirsi se ha disputato al massimo tre partite con la nazionale maggiore prima dei 21 anni e se l'ultima presenza risale a oltre tre anni fa. Rettig ha citato anche il caso di Malik Tillman, ex nazionale giovanile tedesco trasferitosi poi negli Stati Uniti, per evidenziare l'impatto sulle federazioni che investono nella formazione. "Certo, la formazione è in gran parte responsabilità dei club, ma l'associazione segue i giocatori fino a 75 giorni l'anno", ha detto al quotidiano Augsburger Allgemeine.
Il dirigente tedesco auspica regole più permissive per le federazioni di formazione e l'introduzione di indennizzi per trasferimenti che oggi avvengono "gratuitamente", definendo l'attuale sistema ingiusto: "L'allenamento deve essere redditizio, anche per l'associazione. Vogliamo muoverci in questa direzione".