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Atalanta, Gasperini: "Siamo un top club, per la Champions scontri diretti decisivi"

Il tecnico nerazzurro dopo il successo di Firenze: "Bravi a reagire dopo essere stati raggiunti, la classifica ci sorride"

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Quarto successivo consecutivo in campionato e quarto posto per l'Atalanta di Gasperini che a Firenze è passata con un divertente 3-2, pur sprecando molto: "Questa era una sfida difficile perché le nostre avversarie avevano vinto tutte - ha commentato il tecnico a fine partita -. Abbiamo creato moltissimo, ma anche rischiato di non vincere. La classifica ci sorride e c'è una giornata in meno, ora sarà una settimana calda verso la Juve".

"Abbiamo sbagliato molto, ma sono comunque soddisfatto della squadra che ha giocato contro una Fiorentina aggressiva e nervosa. Siamo stati bravi a tornare in vantaggio subito dopo essere stati raggiunti - ha continuato Gasperini -, creando anche altre occasioni".

Anche a Firenze l'Atalanta si è schierata a quattro in difesa, cambiando modulo: "E' una scelta dovuta all'avversario, alla situazione in rosa che si è creata. Ma non abbiamo cambiato molto in realtà, noi giochiamo da sempre con tre moduli diversi durante la partita e di come vanno. E' una cosa che ci siamo costruiti nel tempo, ora questo modo di giocare ci dà soddisfazione e risultati ma non è una cosa definitiva".

Giocatori chiave in mezzo al campo Freuler e De Roon, bravi a dare equilibrio a tutta la squadra: "Hanno un'intelligenza di gioco eccezionale, a volte potrei anche andare in tribuna tanto i miei giocatori hanno il pilota automatico e con due parole cambiamo modo di giocare. Io ho delle idee, ma in campo ad applicarle vanno i giocatori".

La rete decisiva l'ha siglata Ilicic che nel postpartita ha lasciato intendere di essere al passo d'addio: "Per me è un grande giocatore. Non so cosa succederà nella prossima stagione, adesso sta con noi e lo fa con voglia. Alterna buone partite a periodi difficili, ma tutto quello che ci porta è oro colato. Prima di andare via ci penserà bene, questo è un gruppo molto forte e in cui si trova bene".

La parola scudetto come obiettivo resta lontano: "Le ambizioni sono cresciute per il lavoro di tutti, mio, della società e dei tifosi. Siamo cresciuti molto in questi cinque anni. Ora siamo in una fascia alta, non con le prime come Inter e Juventus, ma al pari di tutte le altre. Lottiamo con società con budget più alti, mentre l'Atalanta ha saputo spostare il proprio potenziale, ma non abbiamo la forza economica per comprare top player. Ovviamente vogliamo restare lì e lottare, ma partire per vincere lo scudetto mi sembra eccessivo. E' un carico da novanta che non serve all'Atalanta, ma se capita...". Ora però la lotta è per il piazzamento Champions: "Gli scontri diretti in arrivo valgono doppio in questo momento e possono avere un peso determinante, ma credo che tutto si deciderà all'ultima giornata".

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