ATALANTA

Atalanta, a tutto Muriel: “Il Papu ci manca, gli auguro il meglio”

L'attaccante colombiano si racconta: "Non ho mai avuto rendimento così continuo”

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È l’attaccante più prolifico da subentrato in Serie A e in carriera non ha mai avuto un “rendimento così continuo”. Luis Muriel sta vivendo un momento magico e alla vigilia dell'esordio stagionale in Coppa Italia contro il Cagliari si racconta a 360 gradi in una lunga intervista a ‘L'Eco di Bergamo’ partendo dal caso Gomez che ha scosso lo spogliatoio dell’Atalanta: "Si sente la sua mancanza, tutti vorrebbero in squadra un giocatore come lui – ha detto - Spero che si possa risolvere e che lui possa trovare la migliore soluzione, per sé e per la sua carriera”.

“Il Papu per noi è un grande amico prima ancora che compagno di squadra – ha aggiunto il colombiano - Non ho parlato con lui della situazione e non so a che punto sia: di certo, lui si sta allenando per mantenere la forma ed essere pronto per ciò che succederà”. Da un (ex?) compagno d’attacco all’altro, Duvan Zapata: "Io e Duvan siamo legati, ci conosciamo da quando avevamo quindici anni. Non ci sarà mai una rivalità che non sia quella giusta: al massimo facciamo a gara a chi fa più gol, ma per aiutare la squadra. Sul campo non succederà mai che non ci passiamo un pallone. Anzi, ci diamo consigli a vicenda. Siamo seduti accanto negli spogliatoi e capita che all’intervallo parliamo e ci chiediamo come stiamo. Se lui segna io sono il primo a esultare e viceversa: viviamo questa cosa in un modo bello, aiutandoci, e siamo contenti l’uno per l’altro. E tutto funziona al meglio”.

E in effetti funziona proprio bene: “Sinceramente non ho mai avuto un andamento del genere, con questa continuità - ha confessato Muriel - Rispetto all’anno scorso sto meglio: mi sento più dentro il mondo Atalanta, ora è più facile capire il momento delle partite e i movimenti dei compagni e tutto mi esce più facile. Non mi piace parlare di un obiettivo in cifre, ma spero di superare il mio record di gol della passata stagione”. 

“Entrare dalla panchina e segnare? Non c’è un segreto – ha spiegato l’attaccante colombiano - Bisogna saper interpretare i momenti. Non bisogna prendere l’esclusione dall’inizio nel modo sbagliato. Gasperini non mi deve convincere con una scusa: io rispetto le sue scelte e so che posso aiutare la squadra sia dall’inizio che subentrando. Lavoro per essere titolare, mica per scendere in campo a partita in corso. Questo mi aiuta ad essere pronto anche quando vengo impiegato per venti minuti o mezz’ora”.

Infine Muriel fissa gli obiettivi stagionali per i nerazzurri, a partire dalla Coppa Italia: “Vogliamo arrivare in finale e conquistare questo obiettivo. È ciò che manca a questa squadra che ultimamente sta facendo grandi cose: servirebbe per incoronarla. E io, in carriera, ho vinto solo il torneo di Tolone con la Colombia Under 20: spero di potere conquistare qualcosa e farlo con l’Atalanta sarebbe una grande gioia”. 

Scudetto? Dobbiamo pensare gara dopo gara. Pensiamo solo a vincere la gara che deve arrivare. Non ci vogliamo mettere pressione inutilmente. Real Madrid? Nell’eliminazione diretta si gioca alla morte e può succedere di tutto: giocando come nell’ultimo periodo possiamo sognare qualcosa di bello” ha concluso Muriel.  

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