GIOVEDI' A ROMA

Arbitri nella bufera: Rocchi convoca una riunione d'urgenza. Il caso Abbattista

Alla riunione sarà presente anche il presidente Figc Gravina. La lettera del direttore di gara della sezione di Molfetta ai colleghi: "Devo difendermi"

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Arbitri nella bufera: Rocchi convoca una riunione d'urgenza. Il caso Abbattista - foto 1
© ipp

La bufera abbattutasi sugli arbitri non accenna a placarsi, tanto che il designatore Gianluca Rocchi ha convocato urgentemente una riunione di tutti i fischietti della CAN. Si incontreranno giovedì 7 marzo a Roma, forse per fare il punto su un momento difficile tecnicamente e politicamente, forse per compattarsi di fronte agli attacchi che arrivano da ogni latitudine. Forse anche per parlare di quanto accaduto sabato, giorno in cui si è dimesso all’improvviso Eugenio Abbattista, arbitro della sezione di Molfetta dismesso nel 2022 per ‘motivazioni tecniche’ e passato dalla stagione successiva al ruolo di VAR (regolarmente designato nelle gare di questa stagione). Alla riunione sarà presente anche il presidente della Figc Gabriele Gravina.

Attraverso un lungo messaggio inviato via chat ai suoi colleghi e nei forum arbitrali, Abbattista si è dimesso in seguito al servizio con cui Le Iene, la scorsa settimana, sono tornate sulla vicenda dei presunti voti ‘truccati’ che, suo malgrado, lo ha coinvolto tre anni fa. La riassumiamo.

Nel 2020 sotto la presidenza Nicchi gli arbitri Minelli e Baroni vengono dismessi dalla CAN B per scarso rendimento e decidono di sporgere denuncia, convinti di poter provare che il collega Abbattista (e non solo lui) abbia beneficiato, nell’ultima gara da lui diretta, di un voto ritoccato ad hoc per permettergli di salire nella graduatoria di merito ed evitare la dismissione legata al raggiunto limite di permanenza nella categoria.

In seguito Minelli e Baroni, pur perdendo il loro ricorso in tutti i gradi della Giustizia Sportiva (e dopo essersi rivolti a quella Ordinaria), vengono reintegrati. Tutt’ora fanno parte dell’organico a disposizione di Rocchi e dirigono gare di serie B. Curiosità: lo scorso anno i due hanno anche patteggiato una multa con la FIGC in seguito a una vicenda dai contorni comico/grotteschi. Sul sito ARBITRI.COM, all’interno del forum dal titolo “arbitri: le chat segrete truccano le carriere”, gli utenti chiamati “Final Four” e “Black Monkey” lodavano ripetutamente le prestazioni di Baroni e Minelli e denunciavano brogli nel sistema dei voti utili a determinare le classifiche di merito… Ebbene, dietro quei due nickname si celavano gli stessi Baroni e Minelli!

Va sottolineato come in tutta la vicenda Abbattista sia finito al centro di presunte manovre degli organi tecnici senza alcuna responsabilità o coinvolgimento diretto, ma vedere il suo nome nuovamente accostato alle parole “truccati” e “taroccati” lo ha indotto alle dimissioni. Le ha spiegate, appunto, ai colleghi attraverso il lungo e per molti versi clamoroso messaggio che segue, nel quale denuncia l’esistenza di giochi di potere e di “mestieranti della poltrona e del voto” che “stuprano” l’associazione Italiana Arbitri!

IL MESSAGGIO DI ABBATTISTA

“Non c’è una seconda possibilità per destare un prima buona impressione.
Scrivo ora per difendere e non toccare emotivamente chi è in campo, nel Vor e a visionare o supervisionare per i secondi tempi.

A quelli di voi che condividono con me principi di lealtà, giustizia, merito e divertimento, va il mio abbraccio e sincero grazie per quanto mi avete dato in questi anni.

Scendere da un treno in corsa é rischioso.

Scendere da un treno impantanato nel puzzo del pregiudizio, del vittimismo, dell’ingrata non memoria storica è la scelta più sensata che potessi fare.

Lo faccio come ho fatto per il terreno di gioco ringraziando per il dono e l’opportunità, con una sincera e legittima differenza.

Ora la mia priorità è difendere la mia immagine professionale e manageriale, la mia famiglia e dare un insegnamento ai miei figli, che se hai la coscienza pulita sei sempre libero delle tue azioni e deliberazioni.

Non è una protesta la mia, tutt’altro.

È una necessità esclusivamente personale e di amor proprio di far fare pace ad Eugenio Abbattista l’arbitro con Gegè l’uomo e manager, quello che avete conosciuto sui campi, nel Vor, nei raduni, nelle trasferte.

Il Gegè con difetti personali come tutti ma graniticamente retto e irricattabile senza se/ma o millantato credito.

Gegè deve confortare Eugenio Abbattista finito sui giornali con diciture “sotto accusa”, taroccato, etc 3 anni fa e in tv in queste settimane con le stesse diciture anche e sopratutto per dolo e colpa di qualcuno di voi e non solo sia chiaro.

Per le specifiche di dolo e colpa, nomi e prove, ci saranno e ci sono già i legali. Nessun dubbio.

Scendo qui per amor proprio, anything else. Pensate so anche l’inglese!!!

A quelli di voi quasi tutti che stimo e ammiro come uomini mando un abbraccio fortissimo e un arrivederci in ciò che la vita vorrà, agli altri faccio un sincero in bocca al lupo per il dopo “treno”.

L’olezzo non lascia nessuno se non si scende in tempo, ma ci vogliono attributi e moralità, merce rara me ne rendo conto. Non è per tutti. Anzi.

Mi conforta una cosa. Con le mie dimissioni dall’Aia appena rassegnate, ahimè nell’Associazione attuale stuprata da mestieranti della poltrona e del voto servono quelle per essere veramente liberi di essere se stessi e esprimersi, non avrò bisogno di felpa e cappuccio e faccia annerita per parlare come ha pensato di fare qualcun altro.

Farò come avrebbe fatto Stefano Farina con l’old style mai passato di moda e intriso di classe e consistenza, forma e sostanza.

Mi presenterò in giacca e cravatta, mettendoci la faccia, sorridente, determinato, per nulla incazzato di certo sollevato oggi e finalmente sereno in ogni sede anche mediatica a raccontare la mia verità e la verità della quasi totalità di voi presenti in questo gruppo di persone (espressione che prendo in prestito dal nostro capitano, provate a diventare squadra da adesso in poi) e della stragrande maggioranza delle persone per bene e colleghi/e delle sezioni di Italia.

Lascio qui un messaggio anche per le associate e associati di periferia, giovani e non, in carriera e non in campo e non, tutti.

Lo lascio qui perché la sacralità di questo spogliatoio anche “virtuale” per colpa di qualcuno, pochissimi sia chiaro, non solo non è mai esistita spesso é stata violentata, anche live rispetto alle nostre attività, raduni, meet, colloqui etc.

Veicolate pure il mio messaggio e non deludetemi; forum compreso, dove alcuni, sempre pochissimi e facilmente individuabili, avete pensato bene di irridere meravigliosi uomini e donne che ci sono qui e che sudavano e sudano la maglia come voi adesso con Passione e anche Errori sia chiaro, ma che sono il primo momento di crescita di un Arbitro vero, di una donna e di un uomo vero. Siamo fallibili tutti.

E pensare che l’avete fatto non per frustrazione e basta ma per precisa strategia. Ne riparleremo.

Colleghi createvi una vita solida e percorsi di carriera altrettanto seri come l’arbitraggio anche fuori dall’Aia, sarà un buon inizio per un viaggio sportivo e personale in totale libertà.

E magari l’inizio del cambiamento. Quello vero però che deve portare alla tradizione storica della nostra associazione, soprattutto se il “nuovo” significa reati certificati, sportivi e non e minacce più o meno velate. Le ho subite in prima persona e non mi ci sono mai piegato.

E a chi vi dice ci penso Io dite che ci pensate Voi a voi stessi con le uniche cose che premiano, duro lavoro, passione, divertimento, lealtà con voi stessi e leale e serena competizione con gli altri.

Cosi come esultate quando siete promossi accettate come ho fatto io la dismissione o la fine di un percorso, ringraziando e mettendovi a disposizione dell’associazione e non di professionisti dei “ricorsi”. Offendete voi stessi.

Intelligenti Pauca.

Chiudo come ho iniziato. Non c’è una seconda possibilità per destare un prima buona impressione. Scendo qui.

Grazie, mi sono proprio divertito. Vi voglio bene.”
Gegè

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