Dall'Oriente

Arabia Saudita, momento storico: chiuso il ricco mercato, pronto l'esordio da ct di Mancini

Il mercato saudita è stato il secondo più oneroso al mondo dopo la Premier League, l'ex allenatore dell'Italia al via della sua avventura

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Arabia Saudita, momento storico: chiuso il ricco mercato, pronto l'esordio da ct di Mancini - foto 1
© Getty Images

L'Arabia Saudita ha chiuso la propria estate dei record sul mercato: 939 milioni di euro spesi in cartellini, dietro solo all'irraggiungibile Premier League ferma a 2.8 miliardi. Tantissime stelle del calcio europeo si sono trasferite in Medioriente attratte dalle incredibili cifre loro offerte, ma è stato anche il turno degli allenatori: su tutti Roberto Mancini, che ha lasciato la nazionale italiana accettando la guida di quella saudita con cui esordirà in serata contro il Costa Rica

La squadra che ha speso più soldi in assoluto, tra le quattro controllate dal Public Investment Found proprietario anche del Newcastle, è stato l'Al Hilal con 353 milioni spesi e l'acquisto più oneroso dell'estate cioé Neymar per 90 milioni. Al secondo posto l'Al Ahli con 194 milioni, seguito dall'Al Nassr con 165 milioni e infine l'Al Ittihad con 110 milioni.
L'acquisto più inaspettato, probabilmente, è stato quello di Gabri Veiga dal Celta Vigo per 40 milioni: se molte stelle hanno scelto l'Arabia ormai sul finire di carriera, nel suo caso di tratta dell'inizio del percorso da calciatore professionista. Lo spagnolo è stato a un passo dal Napoli, l'affare era praticamente chiuso ma il richiamo dei milioni, 12 l'anno, e di un campionato esotico ha prevalso sul fascino della Champions League e dei campioni d'Italia.

I club europei hanno vissuto la sessione sotto la costante "minaccia" di una improvvisa offerta irrinunciabile per una delle proprie stelle, una sensazione che probabilmente tornerà a tormentare i sonni dei dirigenti del Vecchio Continente alla riapertura del mercato perché gli arabi non sembrano volersi fermare. Il sospetto di molti era che questa ondata di milioni fosse legata a una bolla temporanea, come furono Russia e Cina ai loro tempi: i fatti, però, dicono altro. Quando i grandi capitali sauditi si muovono, non lo fanno a vuoto. Lo sa benissimo il PGA Tour di golf, investito dalla rivoluzione della LIV Golf di matrice araba, che in pochissimo tempo ha iniziato a contendergli il primato mondiale per importanza. Il calcio e i club europei dovranno quindi costantemente fare i conti con questa nuova realtà, da molti sminuita nell'impatto ma che nei fatti ha avuto un effetto devastante. 

L'altro grande punto che ha sconvolto direttamente il calcio italiano è stato l'improvviso addio di Roberto Mancini, che ha firmato un triennale da 25 milioni l'anno con la Federazione Saudita. Un addio inatteso, arrivato appena due settimane dopo la nomina a coordinatore di tutte le nazionali dall'Under 20 alla prima squadra. Mancini esordirà in serata alla guida dell'Arabia Saudita contro il Costa Rica per il primo impegno, al St. James Park di Newcastle alle 21. Il 12 settembre sauditi di nuovo in campo per un'altra amichevole, contro la Corea del Sud. Per il primo impegno ufficiale, invece, c'è ancora molto tempo: se ne parlerà il 21 novembre contro la Giordania nell'ambito delle qualificazioni al Mondiale 2026

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