"Quando si parte da obiettivi comuni lo strumento si accetta". Cosi' Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, ha commentato ai cronisti riuniti nel salotto di Loro Piana, a Piazza di Siena, la commissione per la vigilanza dei conti delle societa' professionistiche di calcio e basket. "L'obiettivo e' comune - ha ribadito il ministro. - Superato il primo imbarazzo e una diversita' di vedute che io ho cercato di valorizzare anche alla luce dell'incontro che c'e' stato dieci giorni fa. Come avete potuto notare, recependo alcune cose che sono emerse in quell'incontro, perche' non c'era nessuna volonta' di occupare uno spazio impropriamente, non c'era nessuna volonta' di far diventare questo uno strumento di governo. Mi piacerebbe che raggiungesse gli obiettivi di un governo del sistema calcistico in grado di cambiare le cose. Non interessati alle nomine, interessati a cambiare registro, come ho detto in tante occasioni". Sulla cooperazione con le federazioni: "La soddisfazione vera e' quando si riuscira' a misurare l'efficacia di questo nuovo organismo. Sono convinto che collaboreremo tutti perche' questo possa succedere. Peraltro, il governo si e' assunto la responsabilita' di far nascere questo soggetto. Le commissioni parlamentari dovranno fare la loro parte quando dovranno valutare i curricula dei membri di questa commissione. E poi sara' il rapporto tra questa commissione e la Federcalcio a dare il senso dell'utilita' dello strumento".