“La mia opinione sulla partita di calcio tra Italia e Israele? Che si debba giocare, è in programma e si gioca come si è giocata già la partita dell’anno scorso, se non sbaglio proprio a Udine”. Lo ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi, parlando con i cronisti in Transatlantico al termine del question time alla Camera, in merito alle polemiche sulla partita Italia-Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio 2026, in programma il 14 ottobre a Udine.
“Qual è la differenza tra Israele e la Russia, esclusa dalle competizioni sportive? Io credo che ci sia una differenza, e peso le parole con responsabilità. La Russia è un Paese aggressore, Israele è stato aggredito, forse questo si dimentica completamente”, ha proseguito Abodi. “Tutto è partito, al di là dei giudizi e di come sta diventando, dal 7 ottobre 2023 - ha aggiunto Abodi - Io credo che la ricostruzione dei rapporti e di una prospettiva nasca dal riconoscimento dei fatti, che non possono partire dopo ma devono tener conto anche dei presupposti. Se non ci fosse stato il 7 ottobre non saremmo in questa condizione, e se Hamas non si nascondesse dietro la popolazione civile probabilmente non saremmo in questa condizione”.