Italia, Ventura: "Balotelli? In due mesi non si cambia la storia di una persona"

Il c.t. azzurro: "Sto aprendo sempre più ai giovani, il ricambio è quasi fisiologico. Pellè? Utile fare una pausa di riflessione"

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Primo giorno di ritiro per la Nazionale, che sabato sarà impegnata in Liechtenstein nel quarto turno delle qualificazioni per Russia 2018. "Nessuno ha mai vinto prima di giocare - dice Ventura -. Bisogna preparare la partita con grande attenzione per non avere sorprese". Su Balotelli: "Avrò presto un colloquio con lui, non dimentichiamoci che ha ripreso da due mesi dopo un anno e mezzo senza giocare. E in due mesi non si cambia la storia di una persona".

SuperMario sta facendo molto bene con il Nizza, ma per rivederlo con la maglia azzurra bisognerà attendere ancora un po': "Avrò presto un colloquio con lui per capire se ha voglia di essere protagonista dentro il gruppo, noi siamo aperti a tutti. Io non ho mai sentito mettere in discussione le sue qualità tecniche, ma è su altri aspetti che Mario deve porsi delle domande. E poi non dimentichiamoci che ha ripreso da due mesi dopo un anno e mezzo senza giocare e in due mesi non si cambia la storia di una persona. Da qui in avanti ci saranno altri due mesi e mezzo per poterci incontrare e parlare e lui lo sa, così come sa che davanti a tutto c'è la nazionale". E' stato escluso anche Graziano Pellè, che contro la Spagna si era rifiutato di dare la mano al tecnico al momento del cambio: "Può essere estremamente utile fare una pausa di riflessione, se l'avessi chiamato non gli avrei dato il tempo di riflettere".

In vista del doppio impegno con Liechtenstein e Germania sono stati convocati molti giovani: "Anche per via delle molte defezioni, sto accelerando il processo di ricambio generazionale, sto aprendo sempre più ai giovani. Il ricambio generazionale è quasi fisiologico, questo è un momento molto importante per vedere e valutare i nostri giovani talenti, adesso e nel prossimo stage chiamerò tutti i convocabili per sapere se sono pronti. Saremmo ciechi e poco intelligenti a non prenderne atto e a non sfruttare questo momento". Il 15 novembre, a San Siro, gli azzurri affronteranno la Germania: "Lo dico con grande schiettezza, avrei preferito un'amichevole di spessore diverso per permettere ai giocatori di andarsi a confrontare in maniera graduale. Non credo sia la nazionale migliorare da affrontare soprattutto per fa giocare i giovani. Parliamo della squadra più forte e organizzata di tutte le nazionali in circolazione, potrebbe essere pericoloso ma se non operi non avrai mai delle risposte e al di là del risultato è importante avere delle verifiche".

Il c.t. ha poi commentato l'attuale Serie A: "Non credo sia il miglior campionato degli ultimi anni, eccetto la Juventus non c'è una grandissima continuità di risultati. A parte la sorpresa Atalanta, la Roma sta trovando ora un po' di continuità ma ha preso tre gol a Torino; questi sono segnali per una squadra che lotta per vincere che c'è del lavoro da fare. Ora credo abbia preso una discreta continuità e questo rende interessante il torneo, però dal punto di vista della spettacolarità non penso sia un campionato da ricordare".

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