Conte: "Oriundi? Nulla di strano"

Il ct nella conferenza del primo giorno di ritiro: "Ci sono delle regole, ma l'Italia non può essere un ripiego"

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Primo giorno di raduno azzurro in vista della sfida contro la Bulgaria per Euro 2016 e l'amichevole contro l'Inghilterra. Tema del giorno gli oriundi in Nazionale. "Non sono il primo e non sarò l'unico a convocarli - ha spiegato Conte - Ci sono regole. Alcuni calciatori non hanno voluto vestire la maglia azzurra e non ho forzato nessuno: è una cosa che deve essere sentita, l'Italia non può essere un ripiego".

Capitolo oriundi.
"Non sono il primo e non sarò l'unico a convocarli. In passato ci sono stati Camoranesi, Paletta, Ledesma...nell'ultimo mondiale 83 calciato su 700 erano oriundi. Ci sono regole. Rispetto qualsiasi opinione, ma non ho fatto nulla di diverso rispetto al passato. Avrei preferito vederli un mesi fa se ci fosse stata la possibilità di fare gli stage. Ora li valuterò e deciderò se dargli una maglia. Vazquez ha detto subito di avere la mamma italiana e di sentirsi italiano. Alcuni calciatori non hanno voluto vestire la maglia azzurra e non ho forzato nessuno: è una cosa che deve essere sentita, l'Italia non può essere un ripiego".

Non ci sono Pirlo e De Rossi.
"Parliamo di due calciatori forti che possono dare ancora molto. La loro assenza può essere una possibilità per gli altri, come Verratti, di dimostrare di poter prendere in mano il centrocampo. Le convocazioni sono fatte in base a condizioni fisiche e psicologiche".

Juventus e volata Champions 
"I bianconeri hanno dimostrato di essere più forti, le altre hanno trovato problemi. La Juventus ha fatto qualcosa di straordinario quest'anno e non era semplice dopo tre scudetti consecutivi: meriti di squadra, società e allenatore. Seconda, terza e quarta sono vicine sarà una bella lotta".

Prima convocazione per l'oriundo Vazquez. 
"Ho parlato con lui e Iachini: si sente punta, anche se adesso è utilizzato come trequartista. Nel nostro sistema di gioco l'attaccante deve fare determinati movimenti: credo che lui possa essere utilizzato come punta. Ora però voglio vederlo da vicino e valutarlo personalmente".

Troppi stranieri in Serie A.
"Non dò la colpa a nessuno, ognuno sceglie il meglio per la propria squadra. Se ci sono tutti stranieri, evidenamente l'allenatore li reputa più bravi degli italiani. Gli allenatori hanno poche responsabilità: devono cercare di vincere con i migliori".

Verratti.
"Non penso alla Nazionale di Verratti, ma a un gruppo. Fino a quando sarò io il commissario tecnico non ci sarà mai la squadra di un singolo calciatore ma sempre un gruppo".

Ritorna Barzagli, confermato Cerci nonostante il momento no.
"Andrea l'ho avuto per tre anni e so come posso aspettarmi. Lo seguo da più di un mese: era disponibile da tanto e se non giocava era per scelta tecnica. Ha giocato tre partita in una settimana e questo mostra il suo stato fisico. E' tra i più forti difensori italiani, per questo è qui. Cerci invece vive una situazione particolare: ha caratteristiche diverse da altri calciatori, quest'anno sta giocando poco. Nell'ultima convocazione ha fatto bene e per questo è qui: se mi darà garanzie, farà parte di questo gruppo. Credo molto in lui".

Prima volta per Valdifiori.
"Abbiamo tanti calciatori in quel ruolo, ma lui ha meritato di essere qui. Lo seguivo in Serie B e lo avrei portato alla Juventus. In Serie A si è confermato, ora sono curioso di vedere come regge la pressione a certi livelli".

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