Sampaoli apre le porte a Higuain

Il ct argentino: "Lo tengo d'occhio e potrei convocarlo"

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Prima del match con la Russia, Jorge Sampaoli apre le porte dell'Argentina a Gonzalo Higuain, mai convocato sotto la sua gestione. "Nel breve termine abbiamo stabilito che la presenza di Gonzalo, essendo un attaccante top, non era l'ideale né per lui, né per la Nazionale per ciò che avevamo bisogno -ha detto il ct-. Una volta qualificati torniamo a seguire un bomber di grande valore. Lo teniamo d'occhio e in futuro potrebbe essere chiamato".

Per sbrogliare il nodo convocazioni, al netto di infortuni gravi, Sampaoli attenderà il mese di marzo, dove sono in programma altre amichevoli. "L'ideale è arrivare a marzo con la possibilità di avere tre giocatori per posto per poi ridurli a due più i tre portieri - ha spiegato l'ex allenatore del Siviglia - Dopo marzo sarà abbastanza chiaro per noi chi saranno i convocati per il Mondiale".

In attacco, a questo punto, pare esserci un ballottaggio Higuain-Icardi, con l'interista che sembra aver perso posizioni. In primo luogo perché Sampaoli pare aver gradito molto poco il forfait del giocatore in questa tornata e poi perché "al momento delle convocazioni terremo anche conto della chimica con i compagni". Un fattore, questo, che sembra favorire il Pipita.

In conferenza Sampaoli ha parlato anche di Icardi. "Per chiarire posso dire di aver ricevuto una chiamata da Mauro. Mi ha detto di avere avuto quest'infortunio un po' cronico, un colpo accusato in partita che gli ha causato nuovo dolore. Ma la cosa problematica della sua assenza è il non poterlo vedere nella gara di domani né contro la Nigeria, cosa che accadrà anche per gente come Lucas Biglia e Gonzalo Acuna. Avrebbe potuto anche raggiungerci qui in Russia, ma l'Inter ha preso la decisione di trattenerlo e farlo recuperare come club, non gli ha dato troppi argomenti per poter venire qui in Russia in uno stato che non gli permetteva di giocare. Il club ha ritenuto necessario prendere questa decisione per il calciatore. Non ho avuto modo di dirgli di raggiungerci ugualmente, ma è successo anche con Biglia, Acuna o Mercado. Capisco che la situazione di Mauro sia stata più mediatica, ma ho trovato un po' ingiusto non valutare i casi allo stesso modo".

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