A 67 anni dall'ultima volta, dopo otto giornate di campionato, ci sono due squadre ancora senza punti. La difficile missione di risalita, stavolta, riguarda Brindisi e Treviso. Non capitava dalla stagione 1956/57 che due squadre (Venezia e Viareggio, all'epoca) si ritrovassero in fondo alla classifica, a quota 0 punti. Come andò in quel caso?
Il risultato non è benaugurante, ma al tempo stesso può ispirare le squadre di Vitucci e Sakota per provare a cambiare il finale.
Venezia trovò la vittoria alla nona giornata, ma alla fine della stagione retrocessero entrambe, con 5 vittorie e 17 sconfitte. Entrambe, però, andarono vicino alla rimonta sulla terz'ultima: a Cantù bastarono 2 punti in più per scongiurare il salto di categoria verso il basso.
Come risalire? Con il lavoro, trovando risorse extra e sbloccando blocchi anche psicologici, con il mercato e con il calendario. Quest'ultimo, a freddo, sembra sorridere leggermente a Treviso, che giocherà a Pesaro prima dello scontro direttissimo tra deluse, in programma domenica 3 dicembre al PalaVerde. Per Brindisi, invece, prima di quella data c'è la sfida, sulla carta proibitiva, con la Virtus Bologna.
Le due società stanno lavorando da settimane per provare a cambiare polarità emotiva e tecnica alle due squadre, alla ricerca della scintilla che possa avviare la scalata: guardando la classifica della scorsa stagione e relativa quota salvezza, dovrebbero vincere almeno la metà delle 22 gare che restano da giocare (ma in altre stagioni la quota è stata più bassa, fino ai 14 punti del 2018/2019).
Treviso ha messo nel motore un nuovo play, Justin Robinson, e una nuova macchina da punti, Osvaldas Olisevicius. Entrambi puntano a dare il loro contributo, consapevoli del punto di partenza. L'ala lituana ha richiamato alla memoria l'esperienza, per certi versi affine, vissuta la scorsa stagione a Reggio Emilia (con Sakota in panchina). "Non vedo l’ora di tornare in campo con la mia nuova maglia e cercare di dare il mio contributo a risollevare la situazione di Treviso. Una situazione molto simile l’ho vissuta lo scorso anno nella prima parte della stagione con Reggio Emilia, poi però ci siamo salvati ed è andata bene"
Brindisi ha invece ha iniziato la trasformazione cambiando prima in panchina, affidandosi al serbo Dragan Sakota, specialista assoluto: non è mai retrocesso in carriera e nella scorsa stagione ha mantenuto in A Reggio Emilia, che a un certo punto sembrava condannata. Il coach ha provato subito a dare un segnale di atteggiamento e consapevolezza all'ambiente: "Questa sfida non mi spaventa, chiediamo ai tifosi un po' di pazienza". Ma il tempo scorre inesorabile, come anche quello sul mercato: la società ha rescisso con l'americano Wendell Mitchell, ha aggregato alla prima squadra l'esterno Marco Portannese e lavora per un'aggiunta di spessore. Il nome che circola con insistenza è quello dell'ex stella NBA, Brandon Knight.
Ad aggiungere contenuto emotivo a questo duello c'è poi Frank Vitucci, che adesso allena Treviso, ma che a Brindisi ha già vinto una sfida simile (prese la squadra con 2 vittorie dopo 10 giornate), oltre al premio di miglior allenatore del campionato.
Una missione difficile per entrambe, insomma, ma non ancora impossibile.
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