Kevin Pellecchia avrebbe ammesso di avere lanciato il sasso che ha ucciso Raffaele Marianella: 'Era quello più appuntito'
di RedazioneIl tragico episodio che ha sconvolto il mondo dello sport, l’agguato al pullman dei tifosi del Pistoia basket costato la vita a uno degli autisti, ha portato all’arresto di tre ultrà della Sebastiani basket. Secondo quanto trapela, il ventenne Kevin Pellecchia, uno dei tre fermati, intercettato negli uffici della Questura avrebbe ammesso di avere lanciato il sasso che ha ucciso il conducente Raffaele Marianella. 'Era quello più appuntito': questa la frase che nella captazione ambientale inchioderebbe Pellecchia. Il gip del Tribunale di Rieti, Giorgia Bova, ha intanto convalidato i fermi dello stesso Pellecchia, di Manuel Fortuna e Alessandro Barberini, affermando che sussiste il pericolo di inquinamento probatorio e di reiterazione, nonché il presupposto del pericolo di fuga. Pellecchia, Fortuna e Barberini, scrive la giudice, "si sono dimostrati perfettamente consapevoli dei possibili risvolti giudiziari che la vicenda avrebbe avuto su di loro".
A verbale Kevin Pellecchia negò di avere lanciato pietre indicando in altri due, 'Aba' e Manuel Fortuna, gli autori dei lanci di sassi. "Manuel teneva in mano un sasso che avvolgeva quasi totalmente. Poi quando è sopraggiunto il pullman dei tifosi Pistoiesi ha lanciato il sasso ma non so riferire il punto di impatto sul pullman", precisò agli investigatori aggiungendo: "Sicuramente ha colpito la parte frontale dell'autobus all'altezza dei vetri. Noi ci trovavamo alle spalle di Terni, in direzione di Rieti e quindi il pullman è sopraggiunto; a quel punto sono stati scagliati nella parte frontale del pullman, e cioè nel parabrezza anteriore". Il 20enne aggiunge "che (i sassi, ndr) sono stati lanciati quasi contemporaneamente. Ribadisco di aver udito una sola botta del sasso che si scagliava sul vetro e dopo pochissimi istanti un secondo urto di entità minore". E ancora: "Ricordo che i sassi sono stati lanciati solo da due persone che precedentemente ho menzionato ovvero tali 'Aba' e Manuel Fortuna, poiché gli altri si trovavano in posizioni non poco favorevoli e comunque avrebbero messo in pericolo gli altri che si trovavano davanti ed erano posizionati nella parte inferiore della scarpata".
Alessandro Barberini, 53 anni, è uno dei tre ultrà arrestati insieme a Manuel Fortuna e Kevin Pellecchia per l’agguato di domenica scorsa. Secondo Repubblica, Barberini ha ammesso di aver partecipato all’azione, ma ha cercato di minimizzare il suo ruolo: “Ho colpito la parte centrale del pullman, la mia era una pietra piccola”. Un altro dei 12 tifosi che avrebbero partecipato alla spedizione contro i tifosi pistoiesi ha poi aggiunto: “Se avessimo preso l’autista avremmo fatto una strage”.
Tornando a Barberini, ha descritto il clima di tensione che ha preceduto l’agguato: “Ho visto la partita di basket come ogni domenica. Ci sono state delle schermaglie accese dentro il palazzetto”. Dopo il match, il gruppo di tifosi, secondo quanto riferito, aveva intenzione di scontrarsi fisicamente con i supporter di Pistoia: “Siamo andati dietro il PalaSojourner con l’intenzione di prenderci a cazzottate con loro, ma c’era la polizia”. La presenza delle forze dell’ordine avrebbe spinto gli ultrà a cambiare strategia, optando per il lancio di sassi contro il pullman.
Nel corso delle dichiarazioni, Barberini ha tirato in ballo Giuseppe Aguzzi, indicato come il capo della curva Terminillo e destinatario di un Daspo insieme agli altri indagati. “Con noi c’era anche Giuseppe Aguzzi. Eravamo in macchina, abbiamo aspettato che passasse il pullman e ci siamo messi lungo il guardrail”, ha raccontato. Tuttavia, ha negato di sapere chi abbia lanciato il “sasso grosso” che ha causato la morte dell’autista: “Non mi sono reso conto che c’era una persona morta”.
Un filmato cruciale sta emergendo come prova chiave nell’indagine sull’agguato al pullman dei tifosi del Pistoia Basket. Lo scrive il Messaggero. Le immagini, catturate da una telecamera di sicurezza situata presso un distributore di benzina sulla Strada Statale 79, a circa un chilometro dallo svincolo di Contigliano, mostrano i momenti immediatamente precedenti l’attacco avvenuto domenica sera. Il video immortala il passaggio delle auto di un gruppo di circa venti ultrà della curva Terminillo, tifosi della Real Sebastiani Rieti, diretti verso il luogo dell’imboscata. Il filmato, acquisito dagli inquirenti, è considerato fondamentale per ricostruire la dinamica dell’agguato, culminato nell’omicidio volontario aggravato dai futili motivi di Marianella. Le autorità stanno analizzando il video per identificare i veicoli coinvolti e raccogliere ulteriori indizi sui partecipanti, che si sarebbero radunati con l’intento di attaccare il pullman dei tifosi toscani dopo la partita di Serie A2.
I TRE FERMATI NON RISPONDONO AL GIP
I tre ultras fermati per l'assalto di domenica al pullman dei tifosi del Pistoia Basket in cui è morto Raffaele Marianella non hanno risposto alle domande del gip di Rieti nel corso dell'udienza di convalida. Per i tre, Alessandro Barberini, Kevin Pellecchia e Manuel Fortuna i pm hanno chiesto la convalida dei fermi e la misura della custodia cautelare in carcere. Richieste su cui si dovrà esprimere il gip.