Intervistato sulle pagine del Gazzettino (ed. Treviso), l'ex dirigente della Dinamo Sassari ha descritto le prime mosse dell'estate alla guida della squadra di mercato della Nutribullet: "Avevamo disegnato la squadra con Olisevicius: la sua conferma ha dato il via al piano che avevamo in testa, inserendo giocatori che si potessero incastrare con lui nella maniera migliore. Il fil rouge di questo roster? Poiché avremo una squadra quasi totalmente nuova, l'aspetto più importante, secondo me, è avere atleti che sappiano creare squadra. Significa guardare alla persona, prima ancora che al giocatore. Elementi con una certa esperienza, giocando una partita alla settimana, permettono di raggiungere prima l'equilibrio. Da questa considerazione, deriva il fatto di non preoccuparsi più di tanto della data di nascita dei singoli, ragionando piuttosto sulle loro qualità. Mancano due stranieri? Per la guardia cerchiamo principalmente una discreta capacità di giocare il pick 'n roll e atletismo. Per il secondo tassello attendiamo nei prossimi giorni la decisione di Torresani se rimanere o meno a Treviso: in base a questa, ci orienteremo in una direzione o in un'altra. Obiettivi per il 2025/26? Nel mercato attuale, la squadra la puoi fare ad aprile come ad agosto: dipende dalle impressioni che ricevi dai giocatori. Personalmente, ritengo che un giocatore motivato di venire nella tua squadra, sia sempre meglio di uno magari più forte, ma non convinto fino in fondo. Tutti i nuovi acquisti hanno subito sposato il progetto con grande entusiasmo: dunque, non c'era bisogno di aspettare. Anche perché non è detto che aspettando, i prezzi si abbassino. Invece, rischi di trovare gente che ha già scartato cinque o sei soluzioni e magari vede Treviso come l'ultima scelta disponibile".