Celtics e Nuggets ok su Phoenix e Utah, 27 punti per l'azzurro nella sconfitta contro Dallas
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Nella notte Nba, tornano a vincere i Boston Celtics, che passano 117-107 a Phoenix. Sorridono anche i campioni in carica di Denver, secondi a Ovest grazie al 142-121 rifilato a Utah. Crolla, invece, Golden State: senza Curry, i Warriors perdono 126-113 in casa contro San Antonio. I Clippers si impongono 112-102 su Chicago, mentre Dallas batte 142-124 i Pistons a Detroit: non bastano i 27 punti di un super Simone Fontecchio.
PHOENIX SUNS-BOSTON CELTICS 107-117
Dopo due sconfitte di fila, Boston torna alla vittoria e lo fa imponendosi 117-107 a Phoenix, vanificando una super prestazione di Kevin Durant che mette a referto 45 punti, 10 rimbalzi e 6 assist. La prima in classifica ad Est costruisce il suo successo nel primo tempo, che si chiude sul 62-50. I Suns provano a riavvicinarsi nella ripresa, ma i Celtics tengono a distanza i padroni di casa. Fondamentali, per la capolista della Eastern Conference, i 29 punti con 10 rimbalzi di Tatum e i 27 di Jalen Brown. Boston torna a otto vittorie di distanza dal secondo posto (49-14 contro il 41-22 di Cleveland), mentre ad Ovest Phoenix scivola al settimo posto, superata da Sacramento e tallonata da Dallas.
DENVER NUGGETS-UTAH JAZZ 142-121
Non sbagliano i campioni in carica di Denver, che si impongono 142-121 sui Jazz in Utah ipotecando la sfida già a metà gara, visto il 78-44 dell'intervallo lungo. Gli ospiti, spinti dai 29 punti di George, provano a riavvicinarsi con il clamoroso 44-24 del terzo periodo, ma i detentori del titolo si tengono a distanza di sicurezza prima della sirena finale. Decisivi i 37 punti di Jamal Murray e i 26 di Nikola Jokic: con questa vittoria, Denver aggancia Minnesota al secondo posto della Western Conference con 44-20 di record e se Okc perde contro Memphis sono in tre in vetta con questo score dopo 64 partite. Utah, invece, scivola al dodicesimo posto, lasciando l'undicesimo a Houston.
DETROIT PISTONS-DALLAS MAVERICKS 124-142
Simone Fontecchio e Detroit tengono testa per un tempo a Dallas che poi domina nella ripresa: finisce 142-124 per i Mavericks, ma i Pistons (e Pozzecco) possono essere ottimisti per la prestazione dell'azzurro, tra i migliori dei suoi. In una serata che si chiude in maniera negativa per via dell'ennesimo ko, l'ex Utah mette a referto 27 punti con 4/5 dall'arco, 9/13 dal campo e 5/5 ai liberi. Sarebbe il migliore dei suoi se non fosse per i 33 realizzati da Cunningham che mette anche a referto 10 assist e 9 rimbalzi. Quasi tripla doppia, quella che ancora una volta trova Luka Doncic per Dallas: lo sloveno lascia Detroit chiudendo a 39, oltre che a quota 10 nei rimbalzi e negli assist. Detroit è ora di nuovo ultima a 10-53 di record come Washington, Dallas consolida l'ottavo posto ad Ovest ed è ora ad una vittoria di distanza da Phoenix settima.
LOS ANGELES CLIPPERS-CHICAGO BULLS 112-102
Non sbagliano i Clippers, che a Los Angeles piegano 112-102 Chicago. Fondamentale la ripresa: se il primo tempo vede avanti i Bulls (57-46), i padroni di casa ribaltano il punteggio con il 66-45 della ripresa e, soprattutto, il 29-17 dell'ultimo quarto dopo l'85-83 in favore degli ospiti. A trascinare i Clippers verso la rimonta è Paul George, che realizza 22 punti e 9 assist vanificando la quasi tripla doppia di DeMar DeRozan (24 con 10 passaggi vincenti e 8 rimbalzi). Ad Ovest, dietro il terzetto composto da Okc, Minnesota e Denver, c'è proprio la squadra di Lue, a 41-21 di record e potenzialmente ad una sola vittoria di distanza dal secondo posto ad ora occupato da Timberwolves e Nuggets. Nella Eastern Conference, invece, Chicago crolla dopo tre successi di fila ma resta nona, in piena zona play-in.
GOLDEN STATE WARRIORS-SAN ANTONIO SPURS 113-126
Senza Curry, Golden State perde a San Francisco contro San Antonio, che si impone 126-113 al Chase Center. Gli Spurs dominano il primo tempo chiuso sul +19 (62-43) e nella ripresa la formazione di Kerr fa troppo poco per pensare di poter recuperare l'ampio svantaggio. E la formazione di Popovich passa in California senza Victor Wembanyama, così a trascinare San Antonio sono Sochan e Braham che realizzano 20 punti e Johnson, capace di realizzarne 22 in uscita dalla panchina. Tra le fila di Golden State si salvano invece solo Kuminga (26) e Thompson, che pur non partendo nel quintetto titolare chiude a quota 27 con 5 triple. Troppo poco per pensare di rimontare: Golden State resta decima ad Ovest, Spurs sempre ultimi.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-TORONTO RAPTORS 128-118
Dopo il 113-113 dei tempi regolamentari e dopo aver subito la rimonta, Portland domina l'overtime e si impone 128-118 su Toronto. I Blazers chiudono l'intervallo lungo sul +17 (63-46), ma si fanno rimontare nella ripresa e incassano il canestro di Boucher a un decimo dalla sirena finale. Poi, però, non c'è storia: 15-5 nei successivi 5 minuti e vittoria per Portland che si conferma quinta nella Western Conference. Fondamentali i 30 punti (con ben 19 rimbalzi) di Ayton e i 25 di Banton, oltre ai 23 di Simons, mentre tra le fila dei canadesi il migliore, a quota 29, è Quickley. Ad Est, Toronto è sempre dodicesima: è il terzo ko di fila per i Raptors, distanti più di sei partite dalla zona play-in.
CHARLOTTE HORNETS-BROOKLYN NETS 110-99
Charlotte batte 110-99 Brooklyn grazie soprattutto all'ottimo secondo quarto, nel quale gli Hornets rifilano 15 punti (32-17) ai Nets prima di resistere nella ripresa (47-47). Fondamentali i 24 punti di Bridges, che fa doppia doppia grazie a 10 rimbalzi, mentre sono 23 per il rookie Miller. Tra le fila di Brooklyn, invece, non bastano i 31 di un super Cam Thomas. Charlotte torna a vincere dopo una striscia di sei sconfitte consecutive, ma resta comunque al terzultimo posto, con 16-48 di record, nella Eastern Conference, dove i Nets sono invece undicesimi. Il secondo ko di fila vale un non positivo 25-39 di record, con Atlanta che rischia di andare a cinque gare di vantaggio nella corsa al play-in.