BASKET

Nba: Utah si rialza, i Lakers non vincono più

Bene i Jazz contro Charlotte, terza sconfitta consecutiva per i campioni in carica. Phoenix ok contro Portland, Dallas piega Memphis

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Dopo il ko contro i Los Angeles Clippers, gli Utah Jazz ritrovano il successo in Nba contro gli Hornets, che vengono travolti nella ripresa. Ancora niente da fare invece per i Lakers, alla loro terza sconfitta consecutiva; questa volta piegati all’overtime da Washington, che era sotto di 17 punti. Facile vittoria per i Suns sui Blazers grazie a 34 punti di Devin Brooker; imposizioni importanti anche per Dallas (contro Memphis), Chicago e Miami.

afp

UTAH JAZZ-CHARLOTTE HORNETS 132-110
Il parziale che ribalta il match a favore di Utah arriva a un quarto d’ora dalla fine: un 41-11 a cavallo delle due frazioni finali che condanna senza appello Charlotte e che vale il riscatto per i Jazz dopo il ko contro i Clippers. Merito del tiro da tre punti dei padroni di casa, che chiudono con 28 triple a bersaglio (nuovo record di franchigia), arrivato raccogliendo ben 19 canestri dalla lunga distanza da giocatori in uscita dalla panchina. Jordan Clarkson segna 20 punti (5/10 dall’arco), Joe Ingles 21 (7/10 da tre), mentre Georges Niang, in 16 minuti sul parquet, chiude con un perfetto 7/7 da lontano per 21 punti. Utah si conferma sempre più prima forza a Ovest. Oltre al risultato negativo, le brutte notizie per gli Hornets arrivano dall’infortunio di Gordon Hayward, costretto a lasciare il parquet sul più bello dopo aver segnato 21 punti con 9/15 al tiro. Gli stessi punti messi insieme da LaMelo Ball.

LOS ANGELES LAKERS-WASHINGTON WIZARDS 124-127 OT
Avanti di 17 punti a inizio ripresa, i Lakers vengono rimontanti e nell’overtime casalingo sono beffati dagli Wizards, che restano aggrappati grazie alle giocate di Russell Westbrook e Bradley Beal. Il primo chiude a un assist dalla tripla doppia un match da 32 punti e 14 rimbalzi con 13/25 dal campo; un punto in meno il secondo, che mette anche un paio di triple, con 7 rimbalzi, 6 assist e un paio di canestri al supplementare, che tengono a due possessi di distanza i Lakers. I campioni Nba in carica invece non riescono a evitare in casa un pesante passaggio a vuoto (il terzo di fila) in ottica rincorsa al primo posto a Ovest, nonostante LeBron James firmi 31 punti, 13 assist e 9 rimbalzi, con 43 minuti di grande impegno trascorsi sul parquet nell’ennesima gara senza Anthony Davis. Oltre quota 20 punti segnati anche Montrezl Harrell (26) e Kentavious Caldwell-Pope (21 con 4/8 dall’arco).

PHOENIX SUNS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 132-100
È tutto agevole per Phoenix (quarto posto consolidato a Ovest) che gestisce il match contro Portland per un tempo, prima di piazzare il 37-17 di parziale nel terzo quarto chiudendo i conti con un quarto d’anticipo e conquistando così la nona vittoria nelle ultime dieci partire. I Blazers non vanno oltre i 24 punti e 7 assist di Damian Lillard, in campo 29 minuti e poi a riposo quando i giochi ormai erano già conclusi. Per Portland è il secondo ko consecutivo. I Suns si tengono invece stretti un chirurgico Devin Booker, autore di 34 punti in 29 minuti, tirando 12/17 dal campo e aggiungendo 4 assist e 4 rimbalzi a una prestazione da +28 di plus/minus. A guidare le danze pensa Chris Paul, in campo per soli 25 minuti nei quali distribuisce 9 assist, molti dei quali per armare la mano di un Deandre Ayton da 19 punti con 8/11 al tiro.

DALLAS MAVERICKS-MEMPHIS GRIZZLIES 102-92
Dallas continua a risalire la china dopo avere conquistato la quinta vittoria nelle ultime sei gare. Tornati in campo dopo il derby saltato a causa del maltempo contro i Rockets, i Mavericks dominano contro Memphis: merito dei 21 punti con 7 rimbalzi e 5 assist di Luka Doncic, a cui si aggiungono i 29 con 7/11 dalla lunga distanza di Tim Hardaway Jr. Il modo migliore per Dallas di fare a meno dell’infortunato Kristaps Porzingis. Sconfitta pesante in chiave classifica per i Grizzlies, sorpassati proprio dai Mavericks in nona posizione a Ovest e ora a caccia di un posto almeno al play-in per sognare l’accesso ai playoff mancato di un soffio lo scorso anno. Memphis non va oltre i 22 punti con 21 tiri di Ja Morant (che aggiunge anche 9 assist) e la doppia doppia da 11 punti e 15 rimbalzi di Jonas Valanciunas.

HOUSTON ROCKETS-CHICAGO BULLS 100-120
I Chicago Bulls passano anche a Houston contro una squadra in evidenti difficoltà e ottengono la quarta vittoria negli ultimi cinque match. Merito del parziale da 46-26 che nel terzo quarto spacca definitivamente in due la sfida. Coby White chiude con 24 punti e 10 rimbalzi, a cui si aggiungono i 18 e 10 di Carter Jr. e i 21 con 4 triple e 6 assist di Zach LaVine. Non solo: Chicago mette a referto almeno 105 punti per la 12esima gara di fila ed è un nuovo record di franchigia. Houston, al contrario, raccoglie l’ottava sconfitta consecutiva: non va oltre i 15 punti a testa di John Wall e Danuel House Jr. Davvero troppo poco (come il 38% dal campo di squadra complessivo) per pensare di cambiare rotta e di invertire questa pessima tendenza.

OKLAHOMA CITY THUNDER-MIAMI HEAT 94-108
Terza vittoria consecutiva per Miami, che prosegua la sua inesorabile risalita a Est: reduci dal successo contro i Lakers, gli Heat sono abili a superare in trasferta i Thunder in un ultimo quarto dominato dai vicecampioni Nba. Il 15-0 di parziale siglato da Butler e compagni a inizio ripresa chiude i conti, con Miami che si gode un quintetto tutto in doppia cifra, guidato dai 22 punti con 6 triple a segno di Duncan Robinson e i 20 con 9 assist di Kendrick Nunn. Ai Thunder non resta altro che consolarsi con l’ennesima ottima prestazione di Shai Gilgeous-Alexander, autore di 27 punti, 10/15 al tiro con 5 assist, a cui si aggiungono i 13 di Darius Bazley in un roster che fa sempre enorme fatica a trovare il fondo della retina.

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