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NBA

Nba: un Curry da 40 punti stende Houston, bene Philadelphia

Successo di fila numero 6 per Golden State. Ok Boston e Cleveland, male Atlanta (7 punti di Gallinari)

01 Feb 2022 - 09:17

Sesta vittoria consecutiva per Golden State, trascinata dai 40 punti di Stephen Curry. Cinque, invece, sono i successi di fila di Philadelphia che supera all’overtime Memphis (37 punti di Ja Morant). Boston travolge Miami, Cleveland passa in volata contro New Orleans, Clippers ko a Indianapolis. Toronto supera in trasferta Atlanta che era senza Trae Young (7 punti di Gallinari); Portland perde anche contro Oklahoma. Knicks ok contro Sacramento.

HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 108-122
Arriva la sesta vittoria di fila per Golden State. Houston manda tutto il quintetto in doppia cifra, raccoglie 24 punti e 13 rimbalzi da Christan Wood, ma non riesce a evitare la sconfitta consecutiva numero 11 in casa. Convincente invece Andrew Wiggins con i suoi 23 punti e 8/14 al tiro. In ogni caso, è Stephen Curry a chiudere nel migliore dei modi un mese di gennaio che era stato modesto a livello realizzativo, mettendo a referto una prestazione da 40 punti con 7/14 dall’arco e 9 assist. Il n°30 degli Warriors segna 21 punti nel solo quarto periodo: si tratta del suo record personale in regular season, in cui non aveva mai terminato con un bottino così ricco l’ultima frazione.
 
PHILADELPHIA 76ERS-MEMPHIS GRIZZLIES 122-119 OT
Nonostante l’assenza di Joel Embiid, Philadelphia batte all’overtome una delle migliori squadre di Nba, conquistando la quinta vittoria consecutiva e il terzo posto a Est, a sola mezza partita di distanza dalla vetta occupata dai Bulls. Tyrese Maxey mette a segno 33 punti con 13/23 dal campo, è autore di 8 assist e del canestro che a 26 secondi dalla sirena dell’overtime ha rotto per l’ultima volta la parità. Passaggi vincenti utili ad armare la mano di un Andre Drummond da 16 punti e 23 rimbalzi. Settima partita di fila per Ja Morant da almeno 30 punti a referto: sono 37 questa volta con 15/30 dal campo, 5 assist (e 9 pesanti palle perse).
 
BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 122-92
Prosegue incessantemente il buon momento dei Boston Celtics, in risalita e protagonisti di una comoda e larga vittoria casalinga contro Miami grazie ai 29 punti di Jaylen Brown e ai 20 con 12 rimbalzi di Jayson Tatum. I padroni di casa erano già avanti anche di 32 lunghezze nell’ultimo quarto e il divario diventerà poi incolmabile dopo il 40-25 di parziale nel terzo quarto. Arriva così la seconda sconfitta consecutiva per gli Heat, costretti a fare a meno di Jimmy Butler, Kyle Lowry e PJ Tucker. Nonostante tutto questo, gli ospiti ci provano grazie a un ispirato Max Strus da 27 punti e 9/17 dalla lunga distanza; ma non basta.

CLEVELAND CAVALIERS-NEW ORLEANS PELICANS 93-90
Dopo il passo falso inatteso contro Detroit, Cleveland evita una seconda pesante sconfitta e riesce a battere in volata New Orleans: merito dei 21 punti di Brandon Goodwin (suo massimo in carriera eguagliato) e dei 16 di Jarrett Allen con 8 rimbalzi, chiudendo così il mese di gennaio con 11-4 di record. Si tratta della statistica migliore raccolta dalla franchigia dal 2017 fino a oggi. Non benissimo, al contrario, la situazione dei Pelicans, arrivati al quarto ko consecutivo. Gli ospiti non riescono ad andare oltre i 20 punti di Devonte’ Graham, i 19 di Jaxson Hayes e i 16 di Jonas Valanciunas e vengono beffati nel finale.
 
INDIANA PACERS-LOS ANGELES CLIPPERS 122-116
Vince di fronte al suo pubblico Indiana. I Pacers si piazzano davanti fin dalle prime battute; nel terzo quarto i Clippers trovano la forza per reagire e portarsi avanti di una sola lunghezza (84-85). Pronta contro-risposta da parte di Indiana nella frazione conclusiva che rimette la testa avanti grazie ai 16 punti di Duane Washington Jr., il quale manda a bersaglio quattro triple nell’ultimo quarto. Partita da ricordare per Isaiah Jackson, il rookie dei Pacers che alla sua prima gara da titolare gioca la miglior partita in Nba è autore di 26 punti e 10 rimbalzi; uno dei sei giocatori in doppia cifra per Indiana. I Clippers invece non vanno oltre i 27 punti di Amir Coffey e i 21 di Reggie Jackson.
 
ATLANTA HAWKS-TORONTO RAPTORS 100-106
Senza Trae Young, fermato da un problema alla spalla, Atlanta perde in casa e interrompe a sette la striscia di vittorie con cui stava risalendo in classifica a Est. Agli Hawks non bastano i 26 punti di un Kevin Huerter partito in quintetto e che chiude con 9/12 dal campo. Sono 17 invece i punti raccolti da De’Andre Hunter, mentre Bogdan Bogdanovic ne aggiunge invano 18 in uscita dalla panchina. 23 minuti sul parquet per Danilo Gallinari: 7 punti con 1/5 dal campo, 3 rimbalzi e 2 assist. Il protagonista a livello realizzativo della sfida vinta dai Toronto è Gary Trent Jr.: 31 punti con 9/15 dall’arco, 6 rimbalzi. Fondamentale anche il contributo da 25 punti e 6 rimbalzi di Pascal Siakam.
 
OKLAHOMA CITY THUNDER-PORTLAND TRAIL BLAZERS 98-81
Oklahoma vede interrompersi a sette la striscia di sconfitte consecutive: nella prima partita senza l’infortunato Shai Gilgeous-Alexander, i Thunder battono un colpo e riescono soprattutto a piegare Portland, finita ko sotto i colpi di un Lu Dort da 18 punti, i 15 realizzati da Darius Bazley e i 14 con 12 rimbalzi di Josh Giddey (rookie sempre più da record con la doppia doppia n°11 stagionale). Sopra anche di 18 lunghezze, i Blazers crollano irrimediabilmente nella ripresa (34 punti totali di squadra) e perdono nonostante i 21 punti di CJ McCollum e i 17 di Norman Powell.
 
NEW YORK KNICKS-SACRAMENTO KINGS 116-96
Tornano alla vittoria i New York Knicks, dopo tre sconfitte, grazie ai 21 punti a testa di Alec Burks e Evan Fournier, con i padroni di casa che provano a scuotersi da una situazione complicata anche grazie ai 17 punti e 9 rimbalzi di Julius Randle. Settimo ko consecutivo invece per Sacramento (12 di fila in trasferta) che naufraga sempre più in classifica a Ovest e che vede allontanarsi per il 16° anno di seguito l’obiettivo playoff, nonostante i 21 punti e 8 assisti di Tyrese Haliburton e i 18 di Davion Mitchell.
 

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