Nba: volano Portland e Toronto

I Blazers si impongono 100-96 sui Denver Nuggets grazie ai 37 punti di un super CJ McCollum, Toronto passa all'ultimo respiro con un buzzerbeater da sogno di Kawhi Leonard

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Notte di verdetti in Nba. A Ovest, i Portland Trail Blazers volano in finale di Conference grazie alla vittoria in gara-7 sul campo dei Denver Nuggets: 100-96 il punteggio finale. Decisiva la super prestazione di CJ McCollum, che chiude con 37 punti. A Est, è finale di Conference anche per i Toronto Raptors, che si impongono 92-90 sui Philadelphia 76ers grazie a un buzzerbeater leggendario di Kawhi Leonard, autore di una prova mostruosa da 41 punti.

DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 96-100 (serie 3-4)
Per essere la prima gara-7 della propria carriera, CJ McCollum non poteva sperare in un esordio migliore. In un match senza domani, il numero 3 dei Portland Trail Blazers gioca una partita fenomenale, chiudendo con 37 punti, che permettono alla squadra di coach Terry Stotts di raggiungere una soffertissima finale di Conference contro i Golden State Warriors. Al Pepsi Center, fortino (quasi) inespugnabile, dei Denver Nuggets, finisce 100-96 per i Trail Blazers, protagonisti di un secondo tempo semplicemente perfetto. Come prevedibile, gara-7 è nervosa, a tratti anche scorbutica, con le due squadre che scendono sul parquet consapevoli di non poter più sbagliare. Ad iniziare subito fortissimo sono i Nuggets e Nikola Jokic, che realizza 8 dei primi 12 punti per i padroni di casa. Jamal Murray, Paul Millsap e Gary Harris fanno il resto, con il primo quarto che si chiude con Denver avanti già in doppia cifra: 29-17. Nemmeno gli innesti dalla panchina, spesso un fattore in questa serie, riescono a dare la scossa ai Blazers, che finiscono sotto anche di 17 lunghezze, complice la serata disastrosa al tiro da tre punti (1/14 dall'arco di squadra). Al rientro sul parquet, però, la partita cambia completamente volto: Denver è più impacciata, quasi impaurita, mentre Portland si affida ai canestri di un ispiratissimo McCollum per riportarsi a contatto (72-71) prima degli ultimi, decisivi 12 minuti di gioco. Qui, a prendersi il palcoscenico è un protagonista del tutto inaspettato: Evan Turner. È proprio l'ex Boston Celtics, insieme con McCollum e un ritrovato Lillard, a segnare tutti i canestri decisivi (compresi i tiri liberi della staffa a 8 secondi dalla sirena finale), che permettono ai Blazers di tornare in finale di Conference dopo l'ultima sconfitta nel 1999/2000 contro i Los Angeles Lakers di Kobe e Shaq. Per Portland, l'eroe della serata è sicuramente CJ McCollum, che chiude con 37 punti e 9 rimbalzi, a cui si aggiungono i 13 (con 10 rimbalzi e 8 assist) di Damian Lillard e i 14 di Evan Turner, in uscita dalla panchina. Da sottolineare anche la doppia doppia (12+13) di Enes Kanter e la prova coriacea di Zach Collins in difesa. Per Denver, invece, sono tantissimi i rimpianti, soprattutto per la gestione scellerata degli ultimi minuti e degli ultimi possessi. Ai Nuggets, in totale controllo del match nel corso del primo tempo, non bastano i 29 punti con 12 rimbalzi del solito Nikola Jokic, l'ultimo a mollare, e i 17 punti di Jamal Murray, letteralmente scomparso dal parquet nella ripresa.

TORONTO RAPTORS-PHILADELPHIA 76ERS 92-90 (serie 4-3)
Gara-7 tra Toronto Raptors e Philadelphia 76ers è una partita sicuramente sconsigliata ai deboli di cuore. Il finale, infatti, è di quelli destinati a entrare di diritto nella storia di questo gioco. Alla Scotiabank Arena di Toronto, finisce 92-90 per i canadesi al termine di una battaglia dura, combattuta e tirata fino all'ultimo possesso, decisa solo da una magia di quello che, in questo momento, è il giocatore più dominante della lega: Kawhi Leonard. Con il punteggio di perfetta parità, a 4.2 secondi dalla sirena finale, l'ex San Antonio Spurs riceve il pallone dalla rimessa, scappa nell'angolo, resta sospeso in aria per un tempo incalcolabile e poi lascia partire un tiro a fil di sirena, che termina la propria parabola nel canestro di Philadelphia dopo aver danzato quattro volte sul ferro: game, set and match per Toronto, che raggiunge le finali di Conference per la seconda volta nella propria storia. Ridurre tutto all'ultimo tiro, però, sarebbe ingeneroso sia nei confronti di Leonard, che chiude la propria serata con un'altra prestazione monumentale da 41 punti (record per un giocatore dei Raptors in una gara-7 di playoff), sia nei confronti dei suoi compagni, decisivi soprattutto nella lotta a rimbalzo. Perché è proprio qui che la squadra di coach Nick Nurse vince la partita: sono 16, infatti, i rimbalzi offensivi catturati dai Raptors, che permettono ai canadesi di tirare 24 volte in più rispetto a Philadelphia, una enormità. Serge Ibaka chiude con 17 punti e 8 rimbalzi, ai quali si aggiungono la doppia doppia da 11 punti e 11 rimbalzi di Pascal Siakam e i 10 (con 6 rimbalzi e 6 assist) di Kyle Lowry. Per Philadelphia, invece, è enorme il rammarico, come testimoniano le lacrime disperate sul volto di Joel Embiid, consolato in un bellissimo gesto di sportività da Marc Gasol al termine del match. Il camerunense, nonostante le non perfette condizioni fisiche, resta sul parquet 45 minuti (più di chiunque altro), chiude in doppia doppia con 21 punti e 11 rimbalzi e guida un quintetto di Philadelphia tutto in doppia cifra. Sono 17 i punti di JJ Redick, a cui si aggiungono i 16 di Jimmy Butler, i 15 (con 10 rimbalzi) di Tobias Harris e i 13 di Ben Simmons. Troppo scarso, però, il contributo del supporting cast, con il solo James Ennis III (6 punti) a provare a dare la scossa dalla panchina. Ora, i Toronto Raptors sono attesi a una finale di Conference in cui dovranno vedersela con i Milwaukee Bucks: lo scontro Antetokounmpo-Leonard promette di regalare spettacolo e scintille.

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